Libertà, democrazia, pace e diritti sono i valori che da sempre appartengono al mondo agricolo, quelli alla base della Festa della Liberazione, fondamenti e principi negati negli anni del fascismo. Così la Cia-Agricoltori ricorda l’anniversario del 25 aprile, “una data simbolica di grande importanza per il Paese, che deve produrre ricordi, riflessioni e grande impegno, sia per preservare conquiste che possono essere rimesse in discussione sia per respingere ogni tentativo di riscrivere la storia”. “Sono soprattutto i nostri agricoltori pensionati che hanno vissuto la pagina storica della Lotta al nazifascismo – continua la nota – fra i protagonisti della Resistenza; uomini e donne che si sono battuti in ogni modo per la liberazione del Paese dall’occupazione nazifascista e per riconquistare libertà e diritti per tutti, a prezzo di grandi sacrifici ed enormi tragedie in tutt’Italia. Fra tutti l’uccisione dei sette fratelli Cervi, a cui è dedicato l’Istituto e il Museo nella ‘casa’ di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia.
Il 25 aprile, dunque, “ci affida una sfida continua nella difesa dei diritti conquistati – Per gli agricoltori, gli imprenditori agricoli, i giovani e le donne titolari di aziende, i pensionati e gli anziani, oggi, libertà e giustizia vuol dire anche il diritto a pensioni dignitose, a una sanità pubblica e universalista a cui tutti possono accedere senza discriminazioni né sociali né territoriali, alla promozione di politiche e azioni per l’invecchiamento attivo”. Per tutto questo, Cia aderisce come sempre ai valori e alle manifestazioni indette per la Festa della Liberazione anche nella nostra regione”.