Un Marchio d’Area Territoriale “Qualità Basilicata” è la proposta centrale che sarà presentata dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori all’Assemblea Regionale in programma venerdì 24 marzo a Potenza (Sala Congressi Park Hotel, inizio ore 16,30). Un appuntamento che precede l’VIII Conferenza economica della Cia che si terrà a Bologna dal 29 al 31 marzo intorno alle parole chiave Europa, Territorio e Mercato. Un percorso di elaborazione di progetti, programmi, idee che la confederazione lucana sintetizza nello slogan “Diamo valore alla terra”.La CIA già con la “Carta di Matera” e con il contributo dato in occasione di Expo attraverso il documento “Il Territorio Come destino” ha inteso rimettere al centro i temi afferenti Agricoltura, ambiente e territorio quali componenti fondanti di un nuovo processo di crescita e di sviluppo.
Si parte intanto dall’attuale “fotografia” dell’agricoltura lucana: 50.200 aziende agricole censite dall’Istat, di cui 34.000 “fascicolate” Agea e 17.500 iscritte alle Ccciaa di Potenza (10.200) e di Matera (7.300), per una superficie agricola complessiva utilizzata pari a 498.000 ha. I principali comparti produttivi del settore sono quello olivicolo con 32mila aziende (28mila ha), seguito dal cerealicolo con 23mila aziende (180mila ha) di cui solo 14mila aziende di grano duro, ortofrutticolo con 11mila aziende (25mila ha) e vitivinicolo con 500 aziende (4.100 ha).Nel comparto zootecnico le aziende più numerose sono rappresentate dagli allevamenti ovi-caprini (3mila aziende per 295mila capi), seguiti dai bovini (2500 aziende per 90mila capi), avi-cunicoli (550 aziende per 400mila capi) e suini (400 aziende per 50mila capi). Infine sono in attività 165 aziende agrituristiche-fattorie didattiche e sociali per 4.500 coperti e 1.800 posti letto.
Nella competizione odierna diventa sempre più necessario realizzare un valore aggiunto agricolo, centrato su risorse portatrici di cultura, e un saper fare che origina dalla storia delle strutture produttive di un territorio. Di qui la necessità di ripensare sviluppo e crescita economica in Basilicata attraverso un Patto per il Lavoro e la qualità occupazionale in agricoltura (sono oltre 30mila le persone che lavorano nel settore; negli anni 2014 e 2015 sono state denunciate 6 milioni di giornate di lavoro di cui 4 milioni da lavoro autonomo e 2 milioni da lavoro dipendente) e un progetto a sostegno dell’agroalimentare lucano basato su disposizioni sulle produzioni agro-alimentare; Piani di comparto delle produzioni alimentari regionali; Progetti integrati e intese di prodotto con le PMI della trasformazione; Marchio d’area per la qualità dell’agroalimentare lucano; Programma di sostegno alle OO.PP. e all’aggregazione di prodotto; Progetti di filiera e interprofessionali; Reti d’impresa e rapporti di conferimento; Sostegno ai circuiti brevi di commercializzazioni.Ulteriore proposta e’ un intesa con il mondo dell’innovazione, della conoscenza e dei saperi a partire dall’UNIBAS e dal CNR.
Il processo di cambiamento richiede tuttavia una nuova Governance nel settore primario per Completare il riordino degli Enti in agricoltura, l’istituzione dell’Anagrafe unica aziendale e semplificazione amministrativa; la Concertazione, partenariato economico, sussidiarietà orizzontale; un Tavolo unico dei controlli e patto per la qualità del lavoro in agricoltura. Sul piano del metodo della programmazione la Cia individua questi strumenti: Piano regionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura; Piano regionale agro-energetico e delle biomasse; Piano irriguo e piano invasi regionale; Piano regionale sulla gestione del patrimonio demaniale disponibile; Piano regionale agrituristico e del turismo rurale; Piano regionale assicurativo e del rischio di produzioni; Disciplina regionale in materia di credito e garanzia.
Questa la “scaletta dei lavori”:
Interventi programmati:
-Salvatore Adduce – Anci Basilicata – Rapporto enti locali e agricoltura, aree interne e spopolamento.
-Vito Summa CNR Basilicata – La qualità del territorio fattore indispensabile per competere e crescere – Sostenibilità dei processi produttivi e l’agricoltura di precisione
-Università degli studi di Basilicata – Monitoraggio e razionalizzazione dei volumi e consumi irrigui. Il progetto IRRISMOD sistema di assistenza all’irrigazione a scala aziendale e consortile