Il capogruppo e consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli interviene sulla vicenda che riguarda i lavori al Campus Universitario di Matera: “Risolto il problema del Consorzio, non quello dei lavoratori”.
Risolto il problema del consorzio ma non quello dei lavoratori
Oggi ho partecipato all’incontro da me sollecitato e convocato dal l’assessore Berlinguer per comprendere la situazione dei lavori al campus universitario di Matera.
Al tavolo erano presenti oltre alla Regione Basilicata, rappresentanti dell’Università, stazione appaltante dei lavori, i sindacati dei lavoratori recentemente licenziati da una delle imprese consorziate, l’amministratore del consorzio valori e confapi in rappresentanza delle imprese consorziate.
Nell’apprendere che in data odierna è stata sottoscritto atto transattivo tra consorzio e stazione appaltante, che sposta di 390 giorni in avanti il termine già spirato per la esecuzione delle opere, abbiamo anche dovuto constatare che nella trattativa per la prosecuzione dei lavori le risultanze dei ripetuti tavoli già tenuti nei mesi scorsi per tutelare il posto di lavoro dei pochi lavoratori materani impegnati nella esecuzione delle opere non era stato tenuto nella debita considerazione.
Il consorzio e confapi si sono riservati (nuovamente) di discutere con le imprese esecutrici per verificare la possibilità di assunzione dei 14 lavoratori materani.
Nel prendere atto della disponibilità comunque mostrata dal consorzio e da confapi a nome delle imprese esecutrici, di comune accordo si è deciso di mantenere aperto il tavolo di confronto e di aggiornare la riunione a giovedì prossimo, data nella quale potranno essere fornite certezze ai lavoratori.
Ad oggi, come riferito in più circostanze, sono ancora da eseguire opere per circa 8 milioni di euro e il consorzio e le imprese esecutrici dovranno garantire il rispetto dei nuovi tempi contrattuali incrementando la forza lavoro attualmente in essere.
Sono fiducioso che giovedì prossimo 14 famiglie materane potranno ritrovare la serenità che questi turbolenti mesi scorsi di andamento dei lavori, e soprattutto le lettere di licenziamento, avevano fatto perdere.