Altri 500 milioni di euro in aggiunta ai 330 milioni che il Governo ha deciso, per complementare questo anno particolarmente pesante per la cassa integrazione in deroga e liberare le risorse del Fondo di Coesione Sociale (ex fondi FAS) sono le richieste principali che la delegazione di Cgil, Cisl, Uil ha presentato al sottosegretario Baretta nell’incontro che si è svolto oggi durante il presidio di lavoratori a Roma del MFE. Lo riferisce il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro che insieme al segretario confederale Uil Gugliemo Loy ha fatto parte della delegazione sindacale che ha partecipato all’incontro. Vaccaro sottolinea che i fondi sinora assicurati dal Governo sono insufficienti a chiudere l’annualità 2013 mentre le previsioni per il 2014 sono ancora più allarmanti e richiedono circa 2,5 miliardi di euro che si possono recuperare dal Fondo attestato al Ministro della Coesione Territoriale Trigilia e che – evidenzia – sono spendibili in tempi brevi. E’ doveroso, nei confronti di tanti lavoratori, che venga garantita, anche per il 2014, una maggiore riserva finanziaria che attualmente la Legge di Stabilità non assicura. Inoltre, rispetto a ottobre, è aumentato il bacino delle imprese che necessitano di cassa integrazione, come emerge dalla crescita delle gestioni di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. E se questi dati, per quanto negativi, riguardano lavoratori che, grazie alla cassa integrazione, sono all’interno del ciclo produttivo, triste e di più difficile soluzione in assenza di politiche di crescita – afferma il segretario della Uil – è la situazione di coloro che sono “fuori” dal mercato del lavoro e continuano ad aumentare, come testimonia la vistosa crescita, tra un anno e l’altro, delle domande di Aspi e mobilità. Si tratta di persone che hanno già perso il lavoro, passando da un forte disagio al vero e proprio dramma personale e familiare. Quelle persone che oggi Bankitalia con il Rapporto Economico Basilicata “fotografa” come esercito sociale che necessità dell’attenzione necessaria a superare il forte disagio della povertà.
Nel sottolineare che secondo i dati dell’Ufficio Studi nazionale della Uil ad ottobre questo strumento di sostegno al reddito ha assicurato una protezione per 76 mila posti di lavoro, a fronte degli oltre 170 mila dello scorso anno, Vaccaro evidenzia che “non si sottovaluti l’allarme lanciato dal nostro segretario nazionale Angeletti: se la legge di Stabilita’ non verra’ modificata nel 2014 la disoccupazione continuera’ a crescere, superando anche la drammatica soglia di 3,5 milioni di persone senza lavoro.
Nov 19
SPINGETE A SPRON BATTUTO PER QUESTA DEROGA . CHE NOI COMUNQUE STIAMO PAGANDO SEMPRE NONOSTANTE TUTTO QUESTO DRAMMA, CHE E’ IL LAVORO.!!!!.
VOLEVO DIRE PAGANDO ””LA TESSERA AL SINDACATO”’, SCUSATE PER LA DISTRAZIONE!!!