“Dal decreto firmato oggi dai Ministri del Lavoro, Enrico Giovannini e dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, dobbiamo attenderci come Basilicata intorno ai 6 milioni di euro, su 500 milioni complessivi, per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, un fondo insufficiente a coprire tutto il 2013”: è il commento del segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro aggiungendo che “il decreto è solo il mantenimento dell’impegno assunto dal Governo ad agosto scorso e sinora congelato. L’arrivo dei fondi già stanziati ci consentirà a malapena di coprire le domande arrivate fino a fine giugno, mentre da quanto preannunciato sappiamo fin da ora che non saremo in grado di far fronte al fabbisogno, continuando a lasciare senza reddito migliaia di lavoratori e costringendo le aziende a licenziare. Hanno pertanto ragione le Regioni, di cui undici si sono viste costrette a bloccare il pagamento delle indennità, a contestare il comportamento del Governo e farebbero bene a coinvolgere i sindacati per aprire una nuova stagione di concertazione”.
Nel sottolineare che secondo i dati dell’Ufficio Studi nazionale della Uil ad ottobre questo strumento di sostegno al reddito ha assicurato una protezione per 76 mila posti di lavoro, a fronte degli oltre 170 mila dello scorso anno, Vaccaro evidenzia che “è doveroso, nei confronti di tanti lavoratori, che venga garantita, anche per il 2014, una maggiore riserva finanziaria che attualmente la Legge di Stabilità non assicura. Inoltre, rispetto a settembre, è aumentato il bacino delle imprese che necessitano di cassa integrazione, come emerge dalla crescita delle gestioni di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. E se questi dati, per quanto negativi, riguardano lavoratori che, grazie alla cassa integrazione, sono all’interno del ciclo produttivo, triste e di più difficile soluzione in assenza di politiche di crescita, è la situazione di coloro che sono “fuori” dal mercato del lavoro e continuano ad aumentare, come testimonia la vistosa crescita, tra un anno e l’altro, delle domande di Aspi e mobilità. Si tratta di persone che hanno già perso il lavoro, passando da un forte disagio al vero e proprio dramma personale e familiare.
Non si sottovaluti l’allarme lanciato oggi in videoconferenza con la nostra sede sindacale – dice ancora Vaccaro – dal nostro segretario nazionale Angeletti: se la legge di Stabilita’ non verra’ modificata nel 2014 la disoccupazione continuera’ a crescere, superando anche la drammatica soglia di 3,5 milioni di persone senza lavoro. Per questo – ha concluso – abbiamo bisogno di una lotta dura, decisa, coinvolgente che spieghi a tutti i cittadini i rischi che il Paese sta correndo”.
Nov 07