“Ci risiamo, il Covid-19 ha paralizzato l’economia del nostro territorio come in tutto il resto d’Italia e del mondo: abbiamo perso migliaia di familiari, vittime della pandemia sconosciuta dal 2020, oggi grazie alla scienza si stà risolvendo: ma incombe un altro dramma meno conosciuto, l’Ugl non vuole creare allarmismi, per tanto è opportuno affrontare il problema in tempi necessari. L’Ugl Matera lancia l’allerta sul tasso di malattia che si potrebbe diffondere a macchia d’olio dovuta alla Peste suina che fortunatamente non è trasmissibile all’uomo, quindi l’allarme lanciato nei confronti di questa condizione è relativo unicamente agli animali e di conseguenza ai devastanti danni economici che ne derivano, considerato l’altissimo rischio di morte che comporta. Ora non si può più aspettare”.
Per Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, “apprendiamo che a seguito dei focolai di peste suina africana che si sono verificati in alcune aree della Campania, ed in particolare a Serre e Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, la Commissione europea ha inteso ricomprendere nella zona infetta anche i Comuni lucani più vicini di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola, in provincia di Potenza. Lo ha reso noto – prosegue Giordano – l’ufficio stampa della giunta lucana, specificando che ‘di conseguenza sarà emanata a breve una ordinanza del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per disciplinare i comportamenti da tenere nei cinque Comuni interessati e nei restanti territori della regione. Nella zona infetta sarà inibita la movimentazione dei suini e saranno rafforzate le attività di ricerca e controllo delle carcasse dei cinghiali’. Come Ugl segnaliamo da anni che ormai i casi di cinghiali che hanno raggiunto le campagne del Metapontino e centri abitati sono sempre più numerosi. Sino al raduno in branchi di migliaia di capi, siamo all’invasione e al pericolo peggiore perché oltre la pubblica incolumità ci sono problemi igienico-sanitari con fenomeni di diffusione di malattie infettive, ora non si può aspettare più! La competenza è esclusivamente della Regione Basilicata, ci facciamo promotori di chiederne un incontro su tale grave problema dove oggi non si può pensare ad altre iniziative se non quelle di gabbie e relativo abbattimento selettivo. È dramma: rammentiamo che nella regione a noi confinante, Campania, già sono notevoli le segnalazioni della PSA. Hanno portato all’emanazione di una Ordinanza del Presidente della Giunta regionale, che ha istituito una zona infetta che interessa ben 17 comuni del Vallo di Diano e dell’Alto Cilento, al fine di monitorare l’evoluzione della situazione epidemiologica anche alla luce di stime calcolata in circa 7000 capi di suini solo nei comuni valdianesi, e la pericolosità e la pervasività dell’emergenza virale”. Per il Segretario Ugl, “oltre a causare una strage di animali, determina al contempo un danno economico rilevante tenendo conto che i danni causati da cinghiali al settore agricolo rappresentano comunque un’emergenza da tempo e, sicuramente, da molto prima della scoperta di focolai di PSA. È oramai un problema fuori controllo – conclude Giordano -, tra danni milionari ad agricoltura e ambiente, rischio malattie, incidenti stradali sempre più frequenti e minacce alla sicurezza dei cittadini anche nelle aree urbane. Per l’Ugl Matera, le gabbie servono come serve la caccia, ora bisogna solo agire!”