L’edizione 2019 del “The Royal Contest”, il concorso di idee promosso da Shell Italia E&P e Università degli Studi della Basilicata, ha premiato con una borsa di studio da 5.000 euro il progetto dei “FivePoints”, composto da Marica Acito (Architetto), Donato Gallo (PhDstudentUnibas – Matera), Cristina Acito, Mariapia Pace e Federica Iuliano studentesse presso l’Università degli Studi della Basilicata di Matera (Architettura).
L’Obiettivo del concorso era l’elaborazione di un progetto di sviluppo territoriale secondo tre diverse tematiche – 1) Energia e Ambiente, 2) Infrastrutture, 3) Sviluppo sociale partendo da una ipotetica disponibilità di royalties petrolifere.
L’idea del team materano “FivePoints” ha il nome di e-co.ologicvent, un innovativo involucro edilizio realizzato con pannelli modulari, accessibili economicamente ai diversistakeholders(pubblici e privati) coinvolti nel progetto e che dovranno occuparsi semplicemente di riciclare plastica e inventariarla mediante una app digitale dedicata.
Infatti, e-co.ologicvent è acronimo di
– e-co di “e-commerce” (la tipologia di venditamediante app dedicata);
– e-co.ologic di “ecologico” (i materiali utilizzati, quali laplastica);
– co.oldi “cooling” (raffreddamento);
– vent di “vento” e di “venturi” (il sistema fisico difunzionamento del pannello).
L’applicazione e-co.ologicvent sviluppata dall’omonima InnovationHub, oltre a fornire un supporto alla corretta raccolta della plastica, rappresenta l’elemento connettivo tra gli stakeholders e l’azienda innovativa. L’applicazione, inoltre, è il registro del quantitativo di
plastica raccolta per ogni utenza, che sia una famiglia, un condominio o un edificio pubblico. Raggiunto il quantitativo di plastica raccolta prefissato dall’applicazione, l’utente pubblicoo privato, riceve (a un costo ridotto rispetto al mercato degli involucri edilizi) il pannello e-co.ologicvent utilizzato per isolare termicamente la propria abitazione o luogo di lavoro.
Gli obiettivi derivanti dall’ottenimento e utilizzazione del pannello e-co.ologicvent sono:
– sensibilizzare gli utenti nella raccolta della plastica mediante la digitalizzazione;
– isolare termicamente il patrimonio edilizio nuovo ed esistente;
– diminuire i consumi energetici degli edifici per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale;
– ridurre le emissioni di CO2 nel settore delle costruzioni;
– migliorare il benessere indoor di abitazioni ed edifici pubblici.
Il pannello smart è l’unione di tre materiali da riciclo, la plastica (raccolta, sminuzzata e trasformata in materiale termoplastico per creare gli elementi a ‘imbuto’), l’esclusiva lana di latte (prototipata dal team e ottenuta dal processo di caseificazione della caseina, prodotta in lana di latte e impiegata per l’isolamento termico della casa) e le lastre di gesso (elementi che conferiscono al pannello la resistenza meccanica necessaria alla successiva posa in opera). Il pannello, quindi, ha un contenuto del 100% di materia riciclata e del 100% di materia riciclabile alla fine del ciclo di vita del pannello.Il funzionamento del pannello si basa sul principio fisico definito “Effetto Venturi”, ovvero un graduale abbassamento di temperatura dell’aria che percorre un elemento ‘a imbuto’, grazie alla differenza di pressione. Il sistema di ventilazione innescato dall’effetto venturi e dall’effetto camino, a seconda della stagione (estiva o invernale), varierà naturalmente il gradiente di temperatura dell’aria esterna (calda o fredda), migliorando il benessere indoor e riducendo sensibilmente l’utilizzazione di energia per riscaldare o raffrescare gli ambienti interni con una conseguente riduzione di CO2.
Quando l’anno scorso decidemmo di estendere anche al 2019 questo concorso – ha commentato l’ad di Shell Italia, Marco Brun – mai ci saremmo aspettati un successo analogo a quello del 2018. Invece siamo stati felicemente smentiti, anche quest’anno i ragazzi sono stati straordinari producendo lavori di assoluto valore. D’altra parte, non è un caso che una simile iniziativa sia stata pensata e voluta per i giovani, perché nessuno meglio di loro è titolato ad immaginare il futuro, non solo quello personale, che è scontato, ma anche il futuro della loro terra. Quando si parla di giovani, soprattutto del Sud, si sentono spesso discorsi pieni di luoghi comuni; ma chi come noi ha il privilegio di vivere e lavorare a contatto con la realtà sa perfettamente che la realtà, appunto, è un’altra. Una realtà che dice di fantasia, ingegno, creatività, coraggio, rigore, lavoro, impegno. E potrei continuare a lungo. Siamo dunque ben contenti di poter continuare a lavorare con l’Università, luogo simbolo per eccellenza del sapere, per sviluppare idee e iniziative in grado di accendere l’ingegno e la creatività di chi non si rassegna ma anzi immagina e progetta un futuro di crescita e sviluppo per la questa bellissima terra”.
Quanto ai criteri di valutazione, la griglia a disposizione della Giuria prevedeva 5 indicatori, ciascuno con lo stesso peso percentuale, rispetto ai quali i giurati hanno espresso un voto da 1 a 5 per ognuno di essi: la forza e originalità dell’idea, la profondità dell’analisi, la fattibilità del progetto, la sua applicazione digitale (novità dell’edizione 2019) e infine la sua esposizione.
“Realizzare contest di questo tipo all’interno di Unibas – ha commentato il direttore generale Giuseppe Romaniello – significa valorizzare la progettualità, la passione e la competenza degli studenti e dei ricercatori che vivono in questo ateneo. Oggi abbiamo avuto chiara la consapevolezza che il futuro della Basilicata poggia su basi solide di creatività e di partecipazione.”
“Sono molto felice di questo coinvolgimento in un progetto che tende la mano al territorio ed alle nuove generazioni, ha commentato la direttrice scuola comunicazione dello IED, Elena Sacco. Oltretutto essere parte di una giuria che valuta concretamente, anche in base alla fattibilità, progetti realizzati da studenti rappresenta sempre il mio elemento naturale in quanto IED forma soprattutto attraverso processi reali e progetti reali; come giurato ho valutato prima gli aspetti di pensiero creativo e la fattibilità completando il giudizio con la capacità espositiva.”