Recuperare l’area dell’ex zuccherificio di Policoro, considerato uno dei simboli di “archeologia industriale” della Basilicata, raccogliendo l’innovativa proposta del Comune di Policoro di attuazione del progetto per la creazione di una vera e propria “Città del Cinema”: lo sollecita il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) che ha presentato un’interrogazione al Presidente Pittella per chiedere di conoscerne il parere.
Nel documento “Piano per il Sud e Patto per la Patto per la Regione Basilicata” che il Governatore Pittella ha presentato nella seduta del Consiglio regionale della Basilicata del 20 ottobre u.s. tra le azioni che l’amministrazione regionale intende sviluppare nel 2016 – evidenzia Castelluccio – vi sono anche diverse misure di valorizzazione culturale. In particolare, al fine di accrescere l’attrattività della Regione il Governo intende realizzare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un centro per la produzione e la post – produzione cinematografica nell’area ex CIP Zoo di Potenza. In proposito non si può non tenere conto dell’idea progettuale dell’Amministrazione Comunale della Città jonica.
Castelluccio evidenzia che l’area individuata dal comune di Policoro rientra nel territorio della Magna Grecia e nel comprensorio della città di Matera Capitale della Culturale per il 2019;si tratta quindi di un’area dalle numerose testimonianze archeologiche, architettoniche e naturalistiche che potrebbe arricchirsi di un importante strumento di promozione e valorizzazione culturale
Di qui la richiesta al Presidente: “se ritenga doveroso inserire l’area dell’ex zuccherificio del comune di Policoro tra le aree oggetto dell’annunciato studio di fattibilità per la realizzazione di un centro per la produzione e la post produzione cinematografica”.
Di certo – sottolinea il consigliere di Forza Italia – va recuperata il più rapidamente possibile l’area che costituisce il peggiore biglietto da visita per chiunque decide di venire in vacanza a Policoro e rappresenta un pericolo per l’ambiente oltre che per gli incendi di rifiuti che si sono verificati nel recente passato rafforzando l’esigenza di tutelare il comprensorio metapontino sia per ragioni naturalistiche che di incolumità pubblica.
Ott 29