“Mezzogiorno, Imprese e Sviluppo: la crisi come occasione di cambiamento” è il titolo di una ricerca realizzata da IPSOS per la CNA, presentata a Palermo nei giorni scorsi.
I dati riportati – afferma Leo Montemurro Segretario Regionale CNA Basilicata – si basano su una ricerca qualitativa (3 focus group in tre città del Sud Italia) e quantitativa (interviste telefoniche a 240 imprenditori del Sud Italia).
L’imprenditore del Sud Italia si muove in un contesto difficile, ulteriormente aggravato dalla crisi economica: il 59% degli imprenditori pensa che il peggio debba ancora arrivare.
L’imprenditore fronteggia da una parte problemi cronici e strutturali:
• l’eccessivo carico fiscale sull’impresa e sul lavoro (80%)
• la lentezza e la macchinosità della pubblica amministrazione, specie se comparata con quella del Nord Italia (74%)
• l’inefficienza della politica locale (62%)
dall’altra problemi contingenti legati alla crisi economica:
• ritardi nei pagamenti da parte dei debitori privati e pubblici (57%)
• stretta creditizia e rifiuto dei finanziamenti da parte delle banche (54%)
La criminalità, continua Montemurro, resta un problema, ma non è ai primi posti fra le questioni da affrontare: le difficoltà sono più nella gestione fisiologica dell’impresa che nelle situazioni patologiche.
Queste difficoltà hanno fatto maturare nell’imprenditore del Sud una presa di coscienza: la crisi economica accomuna le imprese e rappresenta necessariamente un “fondo da cui risalire”. Non sono più sufficienti estro, fantasia, inventiva, determinazione come ingredienti per risolvere i propri problemi e farcela da soli, è necessaria una visione più ampia e lungimirante che passa attraverso una programmazione/pianificazione di medio-lungo periodo.
Il futuro del Sud passa attraverso tre parole chiave:
COESIONE: un cambiamento di natura culturale, soprattutto dell’imprenditore: il 70% degli imprenditori è consapevole che la coesione tra aziende – oggi quasi assente – sarà fondamentale per la futura crescita, rappresentando un auspicabile salto di qualità rispetto alla situazione attuale ove l’imprenditore quasi esclusivamente fa affidamento sulle proprie forze.
PROGRAMMAZIONE: il Sud necessita di programmazione e rilancio, specie di settori quali il turismo (per il 54%), agricoltura e agroalimentare (per il 28%): e questo può accadere solo se imprese e politica iniziano a pensare al medio-lungo periodo, andando oltre il modo di agire abituale e tradizionale, pensando anche ai mercati internazionali.
COERENZA: si richiede una politica locale più incisiva, lungimirante e coerente. Il 62% annovera tra i problemi molto gravi una scarsa qualità della classe politica locale. Coerenza si chiede anche ai cittadini nelle proprie scelte, alla pubblica amministrazione rispetto al proprio modo di agire quotidiano, alle imprese in termini di rispetto degli accordi al fine di alimentare un clima di fiducia.
Essere imprenditori al Sud, continua Montemurro, è comunque motivo di orgoglio per l’84% degli imprenditori, animati da passione, amore, dedizione per il proprio lavoro e per il territorio; un lavoro fatto con coraggio, rispetto della tradizione e tenacia. Tutto questo si traduce in una forte attenzione e cura della qualità, riconosciuta come motivo di successo attuale e prospettico (per il 44%).
Per il futuro, conclude il Segretario Regionale CNA, si avverte la necessità di andare oltre la ricerca della qualità, con uno spostamento dal “saper fare” al “sapere”: per affrontare le nuove sfide occorre conoscere i mercati, la concorrenza, le dinamiche dei clienti, far riferimento ad una forza lavoro più coinvolta nella vita dell’azienda, più preparata e pronta per le innovazioni tecnologiche”.
Il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha espresso “piena condivisione’’ alla proposta del segretario regionale della Cna, Leonardo Montemurro di “organizzare gli artigiani e le piccole e medie imprese per renderli competitivi’’ per superare le difficoltà e le sofferenze della crisi economica e promuovere la ripresa’’. “La proposta e le riflessioni fatte dal segretario regionale della Cna –ha commentato il presidente Angelo Tortorelli- trovano pieno sostegno e condivisione nella Camera di commercio, la “Casa di tutti gli imprenditori’’, che ha messo in campo sia iniziative legate alla situazione di emergenza come lo sportello di ascolto agli imprenditori in difficoltà e il fondo di garanzia, che progetti e opportunità di promozione e di ripresa caratterizzate dal lavoro di rete e finalizzate alla internazionalizzazione. La partecipazione alle fiere specializzate, l’attività formativa e informativa sulla programmazione del sistema camerale che favorisce il confronto e l’interazione tra diverse realtà territoriale – come il Siaft, per esempio- rappresentano opportunità che possono portare innovazione e valore aggiunto al patrimonio di saperi, conoscenze e produttività propri del mondo artigiano e delle piccole e medie imprese. Da parte nostra -ha concluso il Presidente – c’è impegno, disponibilità all’ascolto e alla collaborazione, in piena sinergia, per valorizzare il lavoro di rete avviato e auspicato dal Leonardo Montemurro, nel solco di un confronto che ci porterà,ne sono certo, ad esaminare e a costruire insieme progettualità e percorsi di rilancio del sistema produttivo artigiano e delle piccole e medie realtà imprenditoriali’’.