Cna Matera: “Bene progetti Zes Jonica per provincia di Matera ma occorre rilanciare anche le zone artigianali in cui ci sono imprese che garantiscono migliaia di posti di lavoro”. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo accolto con molto favore l’annuncio dell’Assessore Cupparo in merito alla candidatura presso il Ministero per il Sud di 4 progetti a valere sulla ZES JONICA per complessivi 110 milioni, due dei quali riguardano la Provincia di Matera ( Zone Industriali di Valbasento per 45 milioni e La Martella-Jesce per 30 milioni), interventi strategici che mirano a rendere più attrattive le aree industriali in questione in termini di servizi resi alle aziende insediate nonchè in termini di nuovo sviluppo. Positivo anche il giudizio sulla candidatura da parte della Giunta Regionale dell’area di Ferrandina per l’istituzione della ZFD (Zona Franca Doganale). In merito alle zone industriale sarebbe da riprendere e portare a compimento, a detta della Cna Matera , l’azione tesa a garantire convenienze localizzative energetiche alle aziende insediate ma soprattutto a quelle di nuovo insidamento nelle aree industriali della Regione, ma negli anni nulla è stato fatto al riguardo; il pensiero va al gas estratto nelle valle dell’Agri ormai da oltre un ventennio.
Altra azione importante e non trascurabile, afferma Leo Montemurro Presidente Cna Matera, da mettere assolutamente in campo è la valorizzazione delle tante aree artigianali esistenti nella nostra Regione che da tempo ospitano migliaia di aziende che danno lavoro a innumerevoli dipendenti e collaboratori. Si pensi alle due Zone Paip di Matera – Paip 1 e Paip 2 – che ospitano oltre 300 imprese tra artigianali, commerciali, di servizio e garantiscono una occupazione nell’ordine di oltre 3000 addetti (fonte studio Cna) Di sicuro una risorsa importante che merita tutte le attenzioni del Governo regionale soprattutto, così come annunciato dall’Assessore Cupparo, in funzione dell’utilizzo dei fondi garantiti dal PNRR. Sono aree che opportunamente valorizzate potrebbere creare senza dubbio alcuno nuova imprenditorialità e nuova occupazione.