Parrrucchieri ed estetisti potranno, d’ora in poi, affittare ad altri professionisti spazi interni dei loro negozi. Lo prevede una circolare del ministero dello Sviluppo economico accolta con soddisfazione dalla Cna, che da anni reclamava questa possibilità.
Parrucchieri ed estetisti potranno, d’ora in poi, affittare ad altri professionisti spazi interni dei loro negozi. Lo prevede una circolare del ministero dello Sviluppo economico accolta con soddisfazione dalla Cna, che da anni reclamava questa possibilità.
“Si tratta di un’importante novità per rilanciare i mestieri dell’acconciatore e dell’estetista e darà opportunità di lavoro ai giovani in due delle attività tradizionali più diffuse anche in Basilicata”, afferma Leo Montemurro Presidente della Cna Matera che saluta con estremo favore la novità annunciata dal Mise.
“Sono anni – ha sottolineato – che lavoriamo per aprire questa strada. Non è stato facile ma alla fine abbiamo trovato tutti gli strumenti giuridici per aprire questa opportunità già concessa in molti Paesi d’Europa e negli Usa. In Italia gli acconciatori iscritti all’albo delle imprese artigiane sono circa 70mila e gli estetisti circa 25mila. Con una media di 2 dipendenti a salone gli addetti sono complessivamente circa 200mila. In Basilicata contando entrambe le attività siamo a quota 800/900 imprese con quasi duemila occupati.Con la crisi molti saloni si sono trovati con poltrone libere. L’acconciatore – continua Montemurro – è rimasto solo ed ha una o due poltrone libere. Questa potrebbe così essere un’opportunità per i giovani che vogliono iniziare’”.Relativamente al prezzo della poltrona quest’ultimo dipende dal mercato, dal fatturato. Ogni parrucchiere dovrebbe capire quanto fattura ogni poltrona e i costi fissi e stabilire così un prezzo che può anche variare in maniera consistente” . Attenzione, precisa ancora Montemurro,“il contratto d’affitto deve rispettare le leggi di settore, va stipulato cioè tra due imprese. L’acconciatore affitta al giovane iscritto all’albo delle imprese artigiane. E questo è importante per evitare contenziosi. Per esempio, non si può licenziare un dipendente per poi affittargli la poltrona. Di questo si è a lungo discusso con i sindacati con i quali si è poi firmato un avviso comune”.
Nelle prossime settimane, conclude Montemurro, è già stato calendarizzato un seminario tecnico per informare meglio su questa importante innovazione e sulle opportunità che ne possono derivare le imprese nostre associate del settore.