“Più coraggio”. E’ l’appello dei pensionati della CNA, oltre 230mila associati, al Governo italiano impegnato nell’approvazione della Legge di stabilità 2014.
Chiedono, in particolare, interventi mirati a ridare ossigeno ai pensionati, alle famiglie e alle imprese.
“La Legge di stabilità va cambiata E’ necessario ridurre la pressione fiscale, – afferma Angelo Buono Presidente CNA Pensionati Basilicata– salvaguardare il potere d’acquisto delle pensioni e varare misure di welfare adeguate all’invecchiamento della popolazione. Non possiamo più essere anche il bancomat delle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese”.
Rivalutazioni delle pensioni fino a 1.486 euro. “Il giudizio è positivo – continua Buono – Ora ciò che serve, al più presto, è che la politica torni a essere alimentata da una nuova etica. Anche per questo nel testo definitivo della Legge di stabilità chiediamo maggiore equità e una lotta incisiva agli sprechi, ai privilegi e alle rendite di posizione, per evitare di far cassa sulle pensioni.”.
Indicizzazione delle pensioni. “Chiediamo, inoltre – continua il Presidente dei Pensionati Cna di Basilicata – di ripristinare l’indicizzazione degli assegni e di estendere a tutti la rivalutazione completa. Il potere d’acquisto delle pensioni è essenziale per mantenere un invecchiamento dignitoso. Considerato che gli anziani in molti casi sostengono economicamente le famiglie, serve anche per aumentare i consumi e far ripartire l’economia”.
Fondo di non autosufficienza e Fondo per le politiche sociali. “Bene il rifinanziamento di entrambi i Fondi anche se non sono ancora sufficienti rispetto ai bisogni reali degli anziani e delle loro famiglie”.
SociaI Card. “I pensionati della CNA esprimono forti dubbi su questo strumento, perché – spiega – ha una scarsa efficacia, polverizza le risorse e rappresenta un intervento prettamente assistenziale. Sono necessarie politiche di Welfare lungimiranti, universali e permanenti. Il carico di cura per le famiglie – conclude Buono – ormai è diventato insostenibile”.