Il Ministero dello Sviluppo Economico con la circolare n. 3659 – rivolta in primis alle Camere di Commercio – ha risposto in maniera più che dettagliata ai diversi problemi di natura applicativa che la legge in questione ha posto, primo tra tutti il blocco delle iscrizioni di nuove imprese nel settore dell´autoriparazione.
La circolare del MISE è la prova che l’analisi della Cna riportante l´esatta interpretazione della norma e le dell’Associazione mirate a superare i problemi applicativi che sono stati evidenziati dalla categoria in questi primi 2 mesi dall´entrata in vigore della legge, hanno ricevuto l´assenso pieno da parte del Ministero.
Da ricordare che, rilevati i problemi di natura applicativa della “legge Delfino”, al cui interno pesava in modo particolare la questione del blocco dell´iscrizione di nuove imprese presso le Camere di Commercio, immediatamente, e unitariamente, le Associazioni nazionali di categoria hanno scritto al MISE per evidenziarne le problematicità, avanzare sintetiche proposte risolutive.
In particolare dalla CNA, in stretta collaborazione con l´Ufficio Stampa della Confederazione, è partita una forte iniziativa di comunicazione esterna, ripresa fortemente anche a livello regionale di Basilicata, che ha nettamente influito in maniera positiva sulla disponibilità e celerità del MISE a fornire una risposta adeguata ai problemi evidenziati.
Il risultato? La circolare n. 3659 non solo fornisce una interpretazione complessiva della norma e degli obiettivi del legislatore, ma fornisce anche le indicazioni necessarie per gli adempimenti attuativi da parte delle Camere di Commercio che risolvono dubbi interpretativi e problemi applicativi sia per le imprese già operanti sia per le nuove imprese che chiedono di iscriversi, che da oggi non hanno più ostacoli alla loro iscrizione presso le locali Camere di Commercio.
Nonostante la legge sia entrata in vigore il 5 gennaio scorso dovranno passare molti mesi, se non anni prima di registrare ufficialmente la prima iscrizione alle Camere di Commercio della nuova figura del Meccatronico. E’ quanto sostiene Cna Basilicata.
Infatti, prosegue l’Associazione, l’assenza di norme attuative per le nuove attività meccatroniche comporterà una sostanziale paralisi del settore dell’autoriparazione, almeno rispetto all’ingresso di nuove figure con la qualifica di meccatronico che, nell’intenzione del legislatore, avrebbero dovuto prendere il posto del meccanico e dell’elettrauto. Il tutto perché nessuno è ad oggi in grado di attestare una esperienza professionali pregressa maturate in una impresa meccatronica per il semplice fatto che prima del 5 gennaio 2013 di queste Imprese non esisteva traccia nel panorama imprenditoriale italiano.
Ci auguriamo, continua l’Associazione che al proprio interno associa le imprese del comparto dell’autoriparazione, che il Ministero dello Sviluppo Economico intervenga con un proprio atto interpretativo che, ispirato solo al buon senso, consenta di estendere gli effetti delle norme transitorie, già previste per le imprese attualmente operanti, anche alle nuove imprese. Nella sostanza si tratta di stabilire anche per le nuove imprese, i cui titolari siano ad oggi in possesso della qualifica di meccanico o di elettrauto, di iscriversi nella nuova sezione Meccatronica prevista dalla legge e di adeguare, poi, le proprie competenze in un determinato lasso di tempo che può essere anche più breve dei 5 anni di tempo assegnati alle imprese ad oggi in attività.
Non mancheremo, comunque, – conclude la Cna – di interessare i Parlamentari lucani appena eletti affinché intervengano sul Ministro dello Sviluppo Economico per una soluzione in tempi brevi dell’impasse che si è venuta a creare.
prima lavoravo in qualità di responsabile tecnico “elettrauto” in una società che è fallita quest’anno ad aprile, adesso avrei l’opportunità di essere assunto con la stessa mansione in altra azienda, ma per la camera di commercio di Cagliari pare che ciò non sia possibile. Non è assurdo? Esistono casi analoghi al mio? potessi partecipare ad un corso di completamento lo farei senza esitare, ma non mi pare per ora che le Regioni stiano operando in tale direzione, potreste darmi qualche consiglio?
Ringrazio anticipatamente,
Francesco Barrago