Anche la relazione della Banca d’Italia sulla situazione economica regionale sembra confermare la dicotomia esistente a più livelli nella nostra Regione tra quanto enunciato nei salotti e nelle occasioni ufficiali e quanto, invece, si riscontra giorno per giorni sui territori e dentro le Imprese.
Il quadro disegnato dalla relazione della Banca d’Italia si posiziona sul segno più in quanto certifica il raddoppio delle esportazioni più che raddoppiate e un rapporto tra banche e imprese meno ostile degli anni scorsi.
La rappresentazione – afferma Leo Montemurro Presidente provinciale CNA – offerta dai dati di Banca d’Italia è improntata all’ottimismo atteso che non mancano di certo, rispetto ad altre realtà regionali, le motivazioni per cui esserlo: grandi risorse ancora da sfruttare a disposizione di uno sparuto drappello di abitanti, elevato tasso di scolarizzazione, infiltrazioni malavitose di basso livello, una pace sociale ancora a livelli soddisfacenti.
Ma proprio le condizioni date ci fanno dire che molto ancora rimane da fare e poco è quello che stiamo vedendo realizzare al riguardo con una stasi complessiva del Sistema Basilicata che ci preoccupa non poco: ancora nessun bando di rilievo per il tessuto artigianali e della micro e piccola impresa e l’estate è alle porte.
La relazione di Bankitalia – continua Montemurro – riconosce che il settore delle costruzioni alla cui filiera appartengono oltre 3.000 imprese a livello regionale, è ancora in grande sofferenza, ma non è l’unico purtroppo, e che il credito bancario alle imprese dell’edilizia è ancora una chimera.
Ancora una volta sul dato degli occupati stride quanto affermato nella relazione e quanto giorno per giorno vediamo nelle nostre sedi: imprese costrette a licenziare per difficoltà nell’incasso dei crediti, soprattutto pubblici, e centinaia di disoccupati giovani e meno giovani che cercano aiuto.
L’unica certezza al momento è rappresentata almeno per il territorio di Matera Città e dintorni da un aumento importante dei flussi turistici come pure di un rinnovato protagonismo nell’ambito delle piccole ristrutturazioni edilizie, sulla spinta di Matera 2019, con investimenti privati per la realizzazione in primis di strutture ricettive extra-alberghiere e dalla positiva accellerazione impressa dal Comune di Matera negli ultimi 2 mesi nell’appalto di lavori pubblici, pena la perdita di rilevanti risorse comunitarie, nazionali e regionali (oltre 15 MEURO). Segnali indubbiamente positivi ma insufficienti a lenire la grave crisi che ormai da anni attanaglia il settore delle costruzioni.
Oggi più che in passato, conclude Montemurro, sarebbe il caso di passare dalle parole ai fatti nella implementazione di un grande programma di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, che coinvolga l’intero territorio regionale e non solo alcune porzioni di esso, con una consistente dotazione pubblica che unitamente al cofinanziamento privato potrebbe innescare un ciclo virtuoso e duraturo nel tempo con reciproca soddisfazione di tutte le parti coinvolte atteso che in conclusione potremmo avere paesi più belli dal punto di vista estetico, più sicuri dal punto di vista strutturale ed energeticamente autosufficienti e sostenibili.