Cobas Lavoro Privato: “No alla campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori”. Di seguito la nota integrale.
Lo scorso 10 aprile si sarebbe dovuta tenere la Cabina di Regia presso la Presidenza della Regione Puglia, sennonché è stata rinviata sine die, senza aggiungere le motivazioni di tale rinvio. La Cabina di Regia è l’organismo già vigente per il monitoraggio della vertenza Natuzzi, che l’Accordo del 28 giugno 2018 ha istituito in modo permanente in sede regionale e alla quale sono tenuti a partecipare tutti i soggetti coinvolti nel progetto Piano Italia, compresi MiSE e Invitalia.
Stranamente, le categorie interessate di CGIL-CISL-UIL non hanno avuto assolutamente nulla da ridire in merito allo stesso rinvio sine die, salvo poi, quando il MiSE ha deciso di riprendere in mano l’organizzazione della Cabina di Regia convocando quest’ultima per il prossimo 8 maggio, protestare in quanto, a loro dire, la data fissata per la CdR sarebbe tardiva, generando un inutile allarmismo tra i lavoratori e cercando di convincerli del concreto rischio di 2 mila licenziamenti conseguenti l’immobilismo del Governo. Tra l’altro, si paventa un’imminente precipitare degli eventi e si chiedono risposte immediate, poi la manifestazione sindacale a sostegno di tali istanze la si indice comodamente per il 3 maggio 2019. Ma se la situazione è così urgente e grave perchè aspettare il 3 maggio.
Dunque, ad una riflessione un po’ più attenta dei fatti, sembra evidente che il solito fine di CGIL-CISL-UIL è quello di fare campagna elettorale (siamo alla vigilia delle Europee e delle Amministrative) a favore del loro schieramento di riferimento, anche attraverso il terrorismo psicologico di licenziamenti di massa e addossando tutta la colpa al Governo, che come ben noto non è considerato amico dai confederali.
Cobas-Lavoro Privato, naturalmente, non sottovaluta le problematiche presenti all’interno della Natuzzi Spa, tuttavia non si permetterebbe mai di strumentalizzarle per scopi elettorali. Pertanto, chiederà ai parlamentari del territorio di chiedere conto dei ritardi ministeriali e li solleciterà ad attivarsi affinché anche da Roma rispettino gli impegni assunti per centrare l’obiettivo di esuberi zero alla Natuzzi Spa. Poi, se non dovessero giungere riscontri adeguati, Cobas-Lp non lesinerà nessuna forma di lotta, senza mai farsi condizionare dall’orientamento politico dell’Istituzione che ha di fronte e mantenendo sempre le distanze dalla logica: Governo amico-Governo nemico.