L’11 marzo 2025 presso Confindustria Bari-Bat, Natuzzi Spa e Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un’intesa relativa alla Classificazione dei livelli d’inquadramento professionale. L’accordo costituisce senz’altro una svolta per i lavoratori della Multinazionale del Mobile imbottito, in quanto, seppur si è reso soltanto applicativo quanto già disposto dal Contratto nazionale Legno-Arredamento sin dal 2007, è il primo Accordo sindacale di natura estensiva alla Natuzzi Spa, ossia: si estendono i diritti dei lavoratori e, nella fattispecie dell’accordo dell’11.3.25, si aumentano le loro retribuzioni.
Nel 2016, quando i primi operai si sono iscritti ai Sindacati di base, alla Natuzzi Spa si stipulavano solo Accordi difensivi che, tra l’altro, difendevano ben poco, considerato che si stabiliva il licenziamento di 365 lavoratori, anche se mascherato da dubbie operazioni di trasferimenti in una scatola vuota, denominata New co. Ginosa. Inoltre, Natuzzi cercava di affrontare la concorrenza dei mercati usando le cesoie contro il costo del lavoro, tagliando importanti voci del salario accessorio, collocando in Cigs a ore zero i meno allineati agli standard produttivi aziendali.
I Sindacati di base si sono battuti senza fare sconti a nessuno contro suddetta strategia industriale, accettata supinamente dagli altri soggetti interessati e, di fatto, sono riusciti a far cambiare approccio all’Industria santermana di divani. Viceversa, Natuzzi Spa ora investe nelle risorse umane italiane, rilocalizzando i volumi produttivi in Italia e non più in Cina, riconoscendo i giusti livelli retributivi per i lavoratori ed altri benefici si vedranno non appena sarà sottoscritto il Contratto Integrativo Aziendale.
Inoltre, il Sindacato di base ha sempre preteso che la Cassa integrazione in uso a Natuzzi Spa fosse distribuita nel modo più equo possibile, rigettando pratiche del passato, ove gli amici restavano in produzione, gli amici degli amici alternavano periodo di produzione con periodi in Cassa integrazione e i non amici restavano completamente esclusi dal lavoro.
Per queste ragioni, Cobas-Lp e Usb-Lp chiedono ai lavoratori di continuare a radicare il Sindacato di base in azienda.