Coinvolto in incidente stradale mentre si sta recando al lavoro da Sant’Arcangelo al Centro Oli di Viggiano, morto addetto alla vigilanza di 60 anni, cordoglio sindacati Filcams Cgil e UilTucs. Di seguito i particolari.
Filcams Cgil, UilTucs: “Le condizioni di lavoro degli addetti alla vigilanza vanno riviste con urgenza. Chiediamo l’intervento delle istituzioni locali e dei committenti affinché si verifichi il rispetto dei contratti”,
Un addetto alla vigilanza di 60 anni ha perso la vita all’alba di oggi in un incidente stradale mentre si recava a lavoro da Sant’Arcangelo al Centro Oli di Viggiano. L’uomo lavorava per un istituto di vigilanza della città di Potenza. La Filcams Cgil e la UilTucs, nello stringersi al dolore dei familiari, sottolineano con forza ancora un volta come le condizioni di lavoro degli addetti alla vigilanza vadano assolutamente riviste con urgenza. Appena una settimana fa siamo scesi in piazza per sollecitare l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto del settore, atteso da oltre sei anni.
Chiediamo alle istituzioni, ai committenti e a quanti hanno un ruolo nel comparto, di “fare il possibile perché il tavolo venga riaperto e si possa arrivare finalmente a una dignitosa conclusione del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale”. Una situazione aggravata ancor più a livello locale dalla mancata applicazione dei diritti previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro dagli istituti di vigilanza e di cui purtroppo incidenti di questo tipo sono la conseguenza.
Dalla turnazione di 12 ore al mancato rispetto del monte ore, dal mancato rimborso spesa per il rinnovo del porto d’armi a quello chilometrico per gli spostamenti al poligono di Eboli, nonostante la presenza del più vicino poligono autorizzato a Moliterno (Pz). Ancora, la formazione non retribuita e la mancata sanificazione sia della automobili aziendali che degli ambienti di lavori. Molti gli addetti che denunciano di essersi viste scalate delle ferie senza averle effettivamente consumate. Criticità che si verificano in quasi tutti gli istituti di vigilanza della Basilicata, ma in particolar modo alla Cosmopol e in SicurItalia.
Chiediamo pertanto con urgenza l’intervento delle istituzioni locali e dei committenti, affinché si verifichi il rispetto dei contratti.