In un momento di grave crisi, è quanto mai opportuno il Bando Misura 22 della Regione Basilicata, che attraverso fondi europei, fornisce un sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti dall’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina. E’ quanto fa sapere Coldiretti Basilicata. Un intervento economico che punta a migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e sostenere la liquidità aziendale tale da mantenere la continuità delle attività, oltre che a incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività. “Coldiretti Basilicata plaude alla misura che si pone l’obiettivo di una istruttoria snella – evidenzia il presidente dell’organizzazione agricola lucana, Antonio Pessolani – che possa concretamente dare benefici economici e finanziari alle imprese agricole ancora duramente colpite dalla crisi internazionale ed energetica. Tali contributi devono andare a remunerare le aziende resilienti che continuano a presidiare il territorio e a garantire le produzioni e le tipicità colturali rappresentate da territorio esempi di tradizioni e del vero made in Italy”. Ad ogni modo per Coldiretti Basilicata è necessario, inoltre, “che chi continua ad investire sui nostri territori e a rappresentare quelle tipicità territoriali come ad esempio la produzione di grano e cereali (la Basilicata rappresenta la terza regione in Italia per produzione ed ettari coltivati a grano) sia tutelato da garanzie e controlli che diano il giusto valore al prodotto e alla tracciabilità dello stesso”. “L’80% dei consumatori, secondo il rapporto Coldiretti/Censis, verifica gli ingredienti – evidenzia il vice direttore regionale di Coldiretti Basilicata, Luca Celestino – di cui si compongono gli alimenti da acquistare, scorrendone quella sorta di carta d’identità istantanea che è l’etichetta. L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Chi acquista prodotti alimentari deve sentirsi tutelato dalle produzioni Made in Italy e da quelle del territorio lucano, è garanzia per il consumatore, informare e garantire mediante sistemi accurati di controllo, ad esempio, che un pacco di pasta venga prodotto con grano italiano ancor meglio se lucano” conclude Celestino.
Feb 01