Partita avantieri “La battaglia di Natale: scegli l’Italia”. Circa diecimila allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Regioni, hanno presidiato il valico del Brennero, nell’ambito della mobilitazione per difendere l’economia e il lavoro dalle importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere spacciate come italiane. La battaglia si è poi estesa (anche se il presidio al Brennero è continuato) a Montecitorio, dove per la prima volta migliaia di allevatori provenienti da tutte le regioni hanno portato i propri maiali davanti al Parlamento per chiedere alle Istituzioni di “adottarli” per salvare le stalle italiane, dopo che solo nell’ultimo anno sono scomparsi dal territorio nazionale 615mila maiali “sfrattati” dalle importazioni dall’estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualità.
Presente attivamente ad entrambi i presidi anche una folta delegazione di imprenditori agricoli lucani, guidati dal Presidente e dal Direttore Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto ed Angelo Milo e dal Presidente e dal Direttore Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo e Franco Carbone.
Purtroppo i risultati non hanno tardato ad arrivare: il 27 per cento dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al presidio di agricoltori ed allevatori al valico del Brennero trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy.
Incredibile la quantità di latte proveniente da Germania e Polonia, destinato ad aziende private ed a cooperative italiane per diventare latte a lunga conservazione e formaggi “italiani”. E ancora, mozzarelle, cagliate industriali per fare il formaggio, fiori prodotti in Ecuador, transitati in Olanda e diretti in Veneto e in Toscana, patate tedesche destinate a un mercato ortofrutticolo della Sicilia, pane precotto congelato con destinazione Bolzano e Mantova dove andrà a “spiazzare” i pani artigianali italiani che sono spesso simbolo di identità territoriale, gli albumi d’uovo provenienti dall’Olanda con destinazione Veneto. L’elenco potrebbe continuare.
“Abbiamo verificato personalmente la gravità del problema delle cospicue importazioni dall’estero di alimenti spesso privi di tracciabilità e di incerta salubrità” ha affermato il Presidente della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto. “Sono alimenti che ogni giorno portiamo sulle nostre tavole spacciati per italiani, e che fanno concorrenza sleale alle nostre produzioni. Abbiamo apprezzato il sostegno delle Istituzioni alla battaglia della Coldiretti per avere al più presto l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agroalimentari”.
A sostenere gli allevatori anche centinaia di Sindaci con i loro gonfaloni, parlamentari, rappresentanti delle associazioni dei consumatori e della società civile e moltissimi cittadini.
Dic 06