Anche per gli imprenditori agricoli lucani arrivano buone notizie. Scatta mercoledì 16 settembre infatti, il taglio del costo del lavoro in agricoltura con l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole ma anche allevamento, ippicoltura, pesca e dell’acquacoltura. Lo rende noto la Coldiretti Basilicata. “Sono tanti gli imprenditori agricoli lucani, in gran parte dislocati nel Metapontino, ma non solo, che si troveranno domani a dover onorare numerosi versamenti. Per loro, però c’è una buona notizia, in quanto le imprese agricole più duramente colpite dall’emergenza covid godranno – sottolinea la Coldiretti lucana – almeno dell’esonero per i primi sei mesi del 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro per effetto delle norme contenute nel DL Rilancio, ora convertito in legge, grazie alle sollecitazioni della Coldiretti accolte dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova”. Per la confederazione agricola lucana si tratta di un “risultato importante per salvare lavoro ed occupazione in settori strategici del Made in Italy che hanno registrato una diminuzione dell’attività. Una misura – conclude Coldiretti Basilicata – che soprattutto nel Metapontino potrebbe avere un grande valore strategico. Gli imprenditori che hanno già pagato, potranno anche chieder il rimborso, ottenendo informazioni e maggiori dettagli presso i nostri uffici di consulenza agricola”.
Set 15