Giovedì 28 luglio in Piazza Vittorio Veneto a Matera, a partire dalle ore 10, i produttori di ortofrutta del metapontino hanno offerto ai consumatori anguria e frutta di stagione in segno di protesta contro le forti speculazioni che interessano il settore. Presentate anche le proposte per combattere il problema, che verrà discusso il 2 Agosto al tavolo verde.
Dal campo alla tavola c’è un rincaro della frutta che va dal 400 al 600%. Mentre i coltivatori sono costretti a svendere i loro prodotti di qualità pur di recuperare almeno una parte delle spese di produzione, i consumatori continuano a pagare a peso d’oro la frutta negli scaffali della GDO lucana. Per questo motivo, i produttori ortofrutticoli del metapontino, stanchi di vedere altri appropriarsi dei guadagni del loro lavoro, giovedì 28 Luglio in Piazza Vittorio Veneto a Matera hanno fatto degustare anguria e prodotti ortofrutticoli d’eccellenza ai consumatori della città dei Sassi. Letteralmente andati a ruba nel giro di poco tempo oltre 20 q di anguria. La manifestazione di protesta è stata l’occasione per presentare, ai cittadini, alla stampa e agli amministratori locali, le ripercussioni negative che la speculazione sull’ortofrutta e la psicosi da batterio Killer stanno avendo su consumatori e imprenditori agricoli, a tutto vantaggio della GDO che continua a dettare le regole di un mercato i cui lauti guadagni sono appannaggio di intermediari e commercianti. È il caso delle angurie lucane, pagate ai produttori circa 0,05€ e vendute nei centri della GDO lucana con un prezzo che oscilla dai 0,19 ai 0,29, con la conseguente perdita di circa 1000€ ad ettaro per ogni azienda agricola. Non va sicuramente meglio per pesche noci, pesche bianche, pesche gialle e nettarine. Ai produttori del metapontino vengono corrisposti in media 0,25 € al Kg, mentre nei banchi ortofrutta della GDO lucana, si trovano con prezzi che oscillano dai 1,35 € a 1,95€ al Kg. Anche in questo caso il rincaro è di circa il 600% ed ancora una volta i produttori riescono a coprire a mala pena i costi di produzione. Le spese di imballaggio, spedizione e trasporto, non giustificano affatto questo rincaro altissimo. Se calcoliamo per le drupacee 0, 50 € come costo medio per l’imballaggio, il trasporto e il confezionamento, il guadagno della GDO che grava sulle borse dei consumatori è pari a circa il 200%. In perdita anche la aziende che producono melone retato mentre qualcosa riescono a guadagnare i produttori di melone giallo, pagato nei campi circa 0,60€.
“La speculazione sulla frutta – ha affermato Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata-causata in parte dalla paura del Batterio Killer e dalla Sharka, sta mettendo in ginocchio un importantissimo comparto del settore primario lucano a tutto vantaggio della GDO. Coldiretti Basilicata sta combattendo attivamente per spezzare questo circolo vizioso ridando reddito alle imprese e rispetto ai consumatori. Gli oltre 2000 punti vendita fissi Campagna Amica in tutta Italia e i mercati del sabato nelle principali piazze del paese, sono la risposta concreta contro chi cerca di arricchirsi a spese di coltivatori e cittadini. Per evitare le speculazioni, però, è necessario che le istituzioni intervengano affinchè le GDO sottoscrivano un accordo interprofessionale, già firmato dal resto della filiera, regolamentino l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli e della scontistica, riducano i tempi di pagamento sui prodotti deperibili e fissino l’obbligo di una corretta informazione al consumatore sulla stagionalità. Inoltre, vista l’eccellenza delle produzioni lucane, è necessario che ai prodotti della nostra Regione, sinonimo di qualità e sicurezza alimentare, sia garantita presenza e priorità sugli scaffali della GDO. Per questo motivo, Coldiretti Basilicata ha chiesto all´Assessore all´Agricoltura della Regione Basilicata Vilma Mazzocco di affrontare concretamente il problema. Proposte e strategie d´azione verranno discusse durante il Tavolo Verde convocate per il 2 Agosto. Non è possibile importare frutta da paesi non tenuti a rispettare vincoli fitosanitari e far marcire nei campi i prodotti sani, certificati e controllati coltivati in Basilicata.”
La fotogallery di SassiLive.it sull’iniziativa promossa in piazza Vittorio Veneto da Coldiretti (foto www.sassilive.it)