Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto. Una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari della Regione e non solo, garantite da circa 20 mila imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni. Per questo la Coldiretti ha deciso di avviare una fase mobilitativa, per salvare l’agroalimentare del territorio e difendere l’economia e il lavoro. Già la scorsa settimana alcune Regioni hanno organizzato le iniziative di mobilitazione con l’obiettivo di coinvolgere l’intera filiera alimentare, dai ristoratori ai camionisti. Per evitare gravi ricadute sul futuro della zootecnia lucana, la Coldiretti Basilicata, a supporto della mobilitazione, ha deciso di avviare una fase di confronto con i propri associati. Venerdì si è svolta un’assemblea a Matera con gli allevatori di bovini da latte per condividere il “documento Coldiretti ” e definire le azioni da programmare e condividere una proposta operativa sulla filiera del latte. Prossima assemblea domani, lunedì 21 febbraio, alle ore 18, presso la sede regionale della Coldiretti, a Potenza.