Anche quest’anno, la federazione regionale di Coldiretti Basilicata ha consegnato il premio Oscar Green a quattro giovani aziende agricole che si sono distinte con i loro progetti innovativi. La cerimonia di premiazione si è svolta a Maratea, sulla incantevole terrazza dell’hotel Martino, gestito da una storica azienda agricola di Coldiretti, alla presenza oltre che dei vertici regionali e provinciali dell’organizzazione agricola, anche degli alunni dell’istituto alberghiero e dell’artistico cittadino che per l’occasione hanno realizzato 50 acquerelli unici e numerati donati a Coldiretti. In gara 8 imprenditori agricoli, provenienti dalle due province, pronti a mostrare la propria idea progettuale che coniuga tradizione e innovazione. Quest’anno le categorie del concorso che premia i progetti di sviluppo agricolo degli under 40 dell’agricoltura, sono state le più svariate, così da dar modo di riconoscere la vastità dei temi e degli ambiti toccati: dai “Custodi d’Italia”, coloro che si sono distinti per aver saputo salvaguardare e gestire con innovazione un territorio impervio come quello ligure, a “Coltiviamo Insieme”, premio dedicato a chi riesce a creare reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera, divulgando e promuovendo la valorizzazione del made in Italy, fino alla menzione speciale di quest’anno: il premio “Agri-Influencer”, destinato alle imprese agricole che – attraverso i social – promuovono la propria attività e creano valore attraverso la comunicazione del proprio personalissimo linguaggio della terra. Per “Agri influencer” premiata Caterina Francolino di Tursi per un progetto che porta avanti l’azienda attraverso i social con la promozione e la vendita di un prodotto di qualità a km 0, comunicando ai follower e mostrando ai clienti tutti i vari passaggi dell’impresa agricola. Vincitore della categoria “l’impresa che nasce” Giovanni Pietrasanta di Villa d’Agri per la produzione di creme idratante-rigeneranti-anti-age per il corpo e viso ricavate dalla bava di lumaca , tramite estrazione meccanica che salvaguarda il benessere dell’animale. Per “Coltiviamo Insieme” premiato il progetto SerrAlert – sviluppato dalla startup innovativa Terroir from Space in collaborazione con un’azienda agricola di Pietrapertosa – che consiste nella creazione di un sistema di sensori integrato con una piattaforma cloud, progettato per salvaguardare la produzione del fungo cardoncello in serra tradizionale tramite un sistema di allarme. I sensori monitorano continuamente le condizioni ambientali all’interno della serra, come temperatura, umidità e altri parametri cruciali. I dati raccolti vengono poi inviati alla piattaforma cloud, che li analizza in tempo reale. In caso di rilevamento di condizioni potenzialmente dannose, il sistema genera allarmi per informare i coltivatori, permettendo loro di intervenire tempestivamente per salvaguardare la coltivazione del fungo cardoncello. La peculiarità di questo sistema è che può essere scalabile su altre colture come la fragola, il peperone, la melanzana rossa di Rotonda, etc. Infine ad aggiudicarsi la categoria “Custodi d’Italia” l’azienda di vacche podoliche gestita da Matteo Marchetti di Picerno. Matteo, il titolare classe 2001 e l’ultimo di nove figli, ha scelto di continuare le tradizioni di famiglia, restando nel suo territorio ed ereditando l’azienda che ad oggi è arrivata alla terza generazione. L’azienda, oltre che mantenere gli standard della sostenibilità animale, si è posta l’obiettivo di valorizzare sempre di più il territorio di origine e mantenere le antiche tradizioni. Una di queste è la transumanza attraverso la quale i capi di bestiame vengono portati dall’azienda di famiglia sui pascoli montani del “Monte Lifoj”. Ulteriore obiettivo dell’azienda è arrivare alla trasformazione, per portare sulle tavole di tutti, il famoso “caciocavallo Podolico”. “Quest’anno la scelta di Maratea, quale location per ospitare la finale regionale, è stata fatta – spiega il presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani – anche per attenzionare la questione isolamento e per valorizzare quelle le aziende agricole che si sono ‘evolute” al turismo e all’accoglienza, alla bellezza, così come la partecipazione delle scuole che insegnano ai ragazzi l’arte e l’accoglienza. Abbiamo anche coinvolto per dare rilievo al territorio ‘La Nuova Libbaneria’ che ha realizzato per noi dei portachiavi, utilizzano le antiche corde vegetali chiamate libbani rappresentative del patrimonio culturale, civico locale ed euromediterraneo, che abbiamo regalato agli studenti”.