Non è nello stile della Coldiretti rispondere alle ingiurie con altrettante ingiurie, e l’Organizzazione Agricola lo ha dimostrato nelle ultime settimane in cui, giornalmente, si è vista attaccare i propri dirigenti con accuse e, spesso, offese personali davvero gratuite.
La Coldiretti di Matera ritiene a questo punto di sottolineare che non è in questo modo che si risolvono gli annosi problemi del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto. Soltanto con una collaborazione fattiva e propositiva di tutti, in primis dei creditori e delle istituzioni, si può trovare una strada percorribile e condivisa.
Ricorda altresì che per le accuse esistono le “sedi competenti”, non è certo con ingiurie pubbliche e giornaliere che si delegittimano dirigenti che hanno lavorato seriamente in mezzo a tante difficoltà, e assumendosi grosse responsabilità.
E sulla questione dei due soci espulsi, la Coldiretti di Matera precisa che la decisione non è stata presa perché “i due tesserati della Coldiretti hanno sottoscritto il ricorso al TAR”, come viene affermato sui quotidiani di oggi, ma perché gli stessi hanno affermato (cfr. Gazzetta del Mezzogiorno del 4 maggio): “Questa situazione di stallo la vogliono proprio loro – della Coldiretti, ndr – in primis il Presidente Piergiorgio Quarto. Non fanno altro che arraffare i soldi dalle mani degli agricoltori per pagarsi i loro stipendi”. Affermazioni, peraltro, nemmeno ritrattate.
La Coldiretti di Matera si riserva di intraprendere presso le sedi opportune tutte le azioni ritenute utili a difendere la reputazione dei propri dirigenti, se questa disinformazione dovesse protrarsi.
Mag 31