Entra nel vivo, l’accordo di cooperazione tra il “Kukura Business Accelerator” dello Zimbabwe e Sviluppo Basilicata, siglato lo scorso novembre in Regione alla presenza del governatore lucano.
Oggi il direttore generale del dipartimento Politiche dello Sviluppo, Giandomenico Marchese ha incontrato Vittorio Simoncelli responsabile del territorio ed incubatori di Sviluppo Basilicata e il responsabile dell’incubatore già avviato in Zimbabwe Edward Meda, e che vede il supporto del Ministero delle Pmi dello Stato Africano e dell’Ambasciata Italiana in Zimbabwe.
Nella seconda missione in Italia, il primo appuntamento in programma è stato quello di stamane in Regione, per discutere dell’avanzamento del progetto e delle collaborazioni future.
Lo Zimbabwe – è stato sottolineato – fa parte di un’area di libero scambio che riguarda tutta l’Africa sud orientale. Un paese piccolo, ma solido economicamente e stabile a livello politico, che può rappresentare una rampa di lancio per lo scambio nei mercati sud africani.
“Per la Regione – ha sottolineato il direttore generale del dipartimento Politiche dello sviluppo, Giandomenico Marchese – può rappresentare un’opportunità questa collaborazione, abbiamo diversi settori strategici e tra questi, oltre a quello dell’agroalimentare, l’energia e le rilevazioni in campo areospaziale, potrebbero suscitare l’interesse di nuovi partner”.
“Gli unici posti dove esistono incubatori nel continente africano sono in Tunisia e in Marocco. In Africa non c’è nulla di simile e anche per il network europeo l’ ingresso dello Zimbabwe è molto importante perché rappresenta un nuovo canale in una parte dell’Africa che risulta scoperta di esperienze simili”. Lo ha detto Vittorio Simoncelli di Sviluppo Basilicata, sottolineando che oltre all’assistenza all’incubatore già avviato, si sta investendo con il supporto della Regione, nella cooperazione internazionale tra le imprese.
“Oltre alle industrie del legno, pomodoro, caffè, spazio in altri settori che possono via via risultare di interesse per noi, non abbiamo nessuna preclusione verso altri settori, siamo fortemente interessati alle vostre proposte”. Così Edward Meda responsabile dell’incubatore in Zimbabwe.
Diversi gli appuntamenti in agenda per la settimana, per sviluppare l’accordo che prevede, da un lato l’assistenza tecnica lucana all’incubatore e dall’altro, la cooperazione internazionale tra le l’imprese. Domani a Tito e Lavello, Sviluppo Basilicata farà da tramite per nuovi contatti con aziende nei settori del legno del pomodoro.
Una missione che va oltre i confini regionali, altri contatti ci saranno nella vicina Campania, con esperienze nei settori del caffè e delle pelli, per poi arrivare all’appuntamento internazionale del 29 maggio a Roma per l’Ebn (European bic neetwork). In tal sede l’obiettivo sarà quello di ottenere il riconoscimento da Ebm e quindi la possibilità per l’incubatore di un riconoscimento di un marchio europeo con possibilità di accesso a canali privilegiati di finanziamento.
Dello stato di avanzamento del progetto, si tornerà a fare il punto anche con Regione, ad agosto prossimo, quando la delegazione dell’incubatore dello Zimbabwe sarà a Milano nell’ambito di Expo 2015.