L’Ufficio di coordinamento operatori delle piazzette del Comitato Mercato Matera 2019 ha inviato una nota alla nostra redazione per sottolineare le difficoltà riscontrate nei primi sei mesi di attività dopo la decisione dell’Amministrazione Comunale di trasferire le bancarelle del mercato settimanale nella nuova sede di via Granulari all’interno della zona Paip. Di seguito la nota integrale.
Mercato di matera: dieci lunghi mesi di “tortura psicologica” e danni economici a causa di scelte scellerate dell’amministrazione comunale che non ha garantito i diritti acquisiti dagli operatori creando un solco di disuguaglianza e discriminazione indegno della capitale europea della cultura.
L’esasperazione cavalca, un malore ha colpito un ambulante penalizzato nelle piazzette con autoambulanza sul posto. Evitare il peggio con interventi già da molti mesi richiesti, promessi dall’amministrazione comunale ma mai attuati. Cosa si sta aspettando, che accada l’imprevedibile?
Sono trascorsi oltre dieci mesi da quando la vecchia Amministrazione Comunale di Matera, ma i Dirigenti ancora in carica, fecero una scelta scellerata pur sapendo, a priori, quali sarebbero state le nefaste conseguenze.
Il mercato settimanale del sabato veniva trasferito dal Rione San Giacomo alla Zona Paip 2, nonostante il parere contrario di tutte le Associazioni di Categoria di Settore e degli stessi Operatori concessionari di posteggio. Oltre al danno per il trasferimento del mercato in un’area assolutamente periferica e sovra esposta alle intemperie, al punto da essere già stata rigettata oltre venti anni fa, la beffa in quanto il comune ed i suoi uffici procedevano con un trasferimento senza applicare la graduatoria degli aventi diritto e senza chiamare gli Operatori alla scelta del posteggio, come deve avvenire. Questo ha causato enormi discriminazioni in quanto dei circa duecento Operatori concessionari di posteggio i due terzi venivano collocati sul “viale centrale” ossia sulla strada principale mentre un terzo di essi cioè ben oltre 70 Operatori venivano letteralmente buttati in quattro piazzette collocate sotto enormi tralicci dell’alta tensione, emarginati, relegati in un ghetto dove non si è visto, in questi dieci lunghissimi mesi, alcun afflusso di consumatori che preferiscono, invece, spendere e frequentare l’area sulla strada principale dove sono anche allocati alcuni Operatori che, opportunisticamente e per proprio tornaconto, condivisero la scelta della vecchia Amministrazione comunale a discapito dei colleghi buttati nelle piazzette, situati in area sottostante e a sottolivello, a “morire” commercialmente e ad entrare in profonda depressione.
Un grossolano errore di valutazione tutto da attribuire al Comune di Matera che addirittura presentò quell’area affermando che le piazzette sarebbero state le più appetibili grazie alla vicina area parcheggio ma dopo questi lunghi mesi anche i dirigenti comunali si sono resi conto del grossolano errore di valutazione ma non si decidono a porre rimedio a questa tristissima storia.
Quando venne trasferito il mercato, il 25 aprile 2016, l’Amministrazione comunale parlò di una verifica successiva per capire come stessero andando le cose. Quella verifica non c’è mai stata e ad oggi esiste solo la volontà dell’attuale Amministrazione Comunale, subentrata alla precedente autrice del fattaccio, che ha assunto da mesi l’impegno di porre rimedio all’incresciosa situazione ma ancora nei fatti nulla di quanto promesso cioè il riposizionamento di tutte le postazioni sul viale centrale, dove c’è spazio per tutti, con l’eliminazione di ben tre piazzette che verrebbero destinate a parcheggio per gli avventori e consumatori e soprattutto ripristinando la legalità ed il riconoscimento dei diritti acquisiti, come per legge.
Impegni assunti dall’Assessore ma anche dalla Dirigente (oggi la stessa di allora) con gli Operatori penalizzati che stanno aspettando il riconoscimento dei propri diritti al pari dei colleghi “fortunati” che si sono giocate le loro carte consentendo la tattica spregevole del dividi et impera che ormai dilaga specie in ambienti poco qualificanti e fortemente inquinati culturalmente e politicamente.
Una situazione insostenibile che sta portando all’esasperazione estrema al punto che già negli scorsi mesi si è registrata la scomparsa di un giovane collega ambulante che era stato fortemente segnato da questa bruttissima esperienza a Matera dove diceva di incassare nelle piazzette nel mercato di Matera soli 3 euro e cinquanta nell’intera giornata e due settimane fa uno scontro verbale durissimo che ha causato anche l’arrivo dell’autoambulanza per soccorrere un altro Operatore delle piazzette in fortissimo stato di crisi ipertensiva.
Si spera che l’attuale Amministrazione Comunale, con coscienza e autorevolezza istituzionale, intervenga tempestivamente altrimenti si dichiara sin da ora lo stato di agitazione ed iniziative eclatanti non solo di pacifica e democratica protesta nella città di Matera, ma anche a livello nazionale, per le prossime settimane ma anche di tipo giudiziario con un dettagliato esposto alla Magistratura per la verifica di una serie di situazioni che vanno approfondite e chiarite.
Ufficio di Coordinamento Operatori delle Piazzette del Comitato Mercato Matera 2019
Non siamo interessati alle vostre lagnanze.
A Matera funziona bene così come stabilito.
I cittadini materani 60.000 persone sono contenti così
Non hanno ancora diffidato sto tizio dall’utilizzo delle parole Matera e 2019 messe assieme?
Quanto interessa a loro della possibilità che uno dei tanti residenti del quartiere san giacomo sia impossibilitato ad essere soccorso da un’ambulanza a causa della loro presenza? Se a lor signori non sta bene possono anche andare altrove
Continuo a non comprendere le lamentele di questo pseudo-comitato. Da quello che si evince non è un problema di area di collocazione del mercato settimanale, ma di scelta del posto dove allocarsi con le proprie bancarelle. Pertanto, non è una cosa che interessa i materani e, forse anche l’amministrazione. Se nell’assegnazione del posto è stato deciso e condiviso un criterio (quello del numero assegnato a S. Giacomo è lo stesso assegnato nella zona attuale) va rispettato punto e basta. Se vi conviene è bene altrimenti trovatevi altre soluzioni altrove in maniera da stare bene voi e meglio noi.
nino silecchia
Sono perfettamente d’accordo
Non ci sono comitati dimaterani che inneggiano al ritorno del mercato a san giacomo..
Anzi mi faccio promotore del comitato “via il mercato del sabato da Matera”.
Perché non è affatto vero che si risparmia!