Continua frenetica l’attività del Comitato ZES LUCANA 2017 in vista della pubblicazione dei DPCM in programma per il prossimo 14 dicembre. Il Comitato ha partecipato a Taranto all’incontro organizzato dalla Camera di Commercio con il Banco di Napoli e l’Autorità portuale affinchè il rapporto tra questi ultimi due sia motore di sviluppo per i territori, perché l’economia generata dai porti e resa possibile grazie ai porti va sostenuta e promossa perché costituisce un tassello fondamentale per la crescita del Mezzogiorno. Ieri il Comitato ha incontrato il presidente pugliese Michele Emiliano al quale ha consegnato copia dei suoi suggerimenti per un piano strategico ed ha appreso da quest’ultimo che lui è aperto ad ogni richiesta che gli sarà fatta dalla Basilicata e dal suo amico Pittella. Ha invitato il Comitato a crederci ancora ed a sostenere sino all’ultimo la sfida a difesa del territorio. ” Divisi – commenta Emiliano- siamo deboli e i problemi restano irrisolti, a vantaggio di altre aree del Paese. Non abbiamo mire di invadere la Basilicata, come pensa qualcuno, ma il contrario con le tante risorse e le specificità di questa terra. Lo dico al presidente della Regione Marcello Pittella, con il quale ho spesso interloquito e risposto prontamente, in tutte quelle situazioni in cui è stato richiesto il nostro apporto e continueremo a farlo. Potete disporre di tutto…quello che è nostro è anche vostro dagli aeroporti, ai porti, all’innovazione ai servizi. Dico la verità. Chiedete, metteteci alla prova e faremo la nostra parte come in passato”. Il presidente Emiliano ha purtroppo constatato che il Comitato non ha ancora ricevuto l’appoggio della Regione Basilicata. Al contrario l’onorevole Ludovico Vico continua ad essere vicino a tutte le iniziative del Comitato ed a sposare la causa della valle del Basento quale retroporto di Taranto. Il Comitato sarà presente a Bari il 5 dicembre alla sottoscrizione dell’accordo tra ADSP Mar Adriatico Meridionale e Banco di Napoli per il sostegno alle imprese e l’affiancamento dei nuovi progetti collegati alle costituende ZES. “Noi continuiamo e andiamo avanti con la schiena dritta – ha detto Diso a Vico e Emiliano – perché una volta adottati i DPCM sono semplici e utilizzabili in modo rapido dagli operatori economici. È chiaro, però, che si tratta di incentivi e strumenti, ma servono anche investimenti, ecco perché il Comitato partecipa anche agli incontri del banco di Napoli; occorre soprattutto un’idea di sviluppo in direzione della quale muoversi. I tempi di realizzazione dipendono dallo sforzo che tutti insieme sapremo fare, soprattutto la Regione Basilicata, ma è necessario essere rapidi, Natale è vicino e tra poco sarà terminato un altro anno e si rischia di pensare nuovamente ad altri appuntamenti elettorali che distraggono i nostri governanti dalla tutela e promozione del proprio territorio. Si registra, infatti, una situazione di generale crescita del Paese, la fase più propizia per compiere un passo in avanti per il Mezzogiorno è questa e occorre crederci. Le ZES- continua Diso – hanno come obiettivo l’aumento della competitività delle imprese insediate, l’attrazione di investimenti diretti, soprattutto da parte di soggetti stranieri, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo, attraverso stimoli alla crescita e all’innovazione.E’ importante rendere competitivo il territorio puntando su alcuni importanti asset come quelli doganale, amministrativo, infrastrutturale e dei servizi. E a questo aggiungiamo che, a nostro parere, le ZES, se ben amministrate e se istituite tenendo conto delle peculiarità specifiche del territorio in cui nascono, possono generare sinergie tra grandi imprese e piccole e medie imprese, sinergie tra imprese straniere e imprese italiane, possono essere luoghi di sviluppo di start up, di spin off attive nel campo della ricerca, luoghi in cui si sviluppano e si ospitano nuove idee per la creazione di nuovi modelli di impresa. Accogliamo infine con piacere il recente intervento di Francesco Somma di Confindustria Basilicata che ha riconosciuto l’importanza di una Zes nella direttrice verso Taranto, senza però dimenticare l’area potentina di Tito. Le ZES esprimono di più le loro potenzialità – ha terminato Diso – quando dialogano tra loro, quando diventano rete e ciascuna diviene complementare all’altra.In questo momento la nostra priorità non è avere agevolazioni fiscali ma amministrative perché gli investimenti esteri non vengono fatti guardando al breve termine e le agevolazioni fiscali dureranno al massimo un quinquennio”.