È stato firmato nella sede Commer TGS dell’indotto di Melfi il verbale d’accordo relativo all’integrativo aziendale sul premio di risultato per l’anno 2022 (1.630 euro raggiungibili a salire ), sull’occupazione (formalizzazione dei bacini di prelazione) e sull’adeguamento buoni pasto (da 5.29 euro a 7 euro). L’accordo è stato firmato dalla segretaria Fiom Cgil Giorgia Calamita congiuntamente ai delegati dopo una lunga vertenza che si è sviluppata con atteggiamento costruttivo e propositivo con la direzione, al fine di raggiungere un accordo che permettesse, con l’inserimento di nuovi parametri, la rivalutazione del premio per i lavoratori.
La trattativa con la direzione aziendale si è svolta con il percorso democratico e la partecipazione dei lavoratori alle assemblee al referendum indetto dalla Fiom, sottoponendo alla valutazione e alla votazione da parte di tutti i lavoratori i contenuti dell’ipotesi di accordo, che con una percentuale pari al 86.5 % hanno votato favorevolmente la proposta di accordo di secondo livello.
La Fiom Cgil esprime soddisfazione per il risultato raggiunto grazie all’impegno della Rsu: il rinnovo del contratto integrativo valorizza e premia l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori malgrado le grandi difficoltà dovute alla pandemia. Il premio concordato, inoltre, garantisce un aumento salariale che supera il consolidato degli anni precedenti con un netto incremento, indispensabile oggi soprattutto in questa fase di inflazione e di aumento del costo della vita.
“L’azione sindacale della Fiom Cgil – dichiara Giorgia Calamita – continuerà al fine di rivendicare un aumento del salario per tutti i lavoratori della componentistica dell’area industriale di Melfi, affinché si possano recuperare le perdite salariali dovute all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali che da troppi anni impattano sulla condizione dei lavoratori, per la crisi del settore automotive e pandemica, oltre a quella dei microchip e oggi dell’Ucraina. La Fiom Cgil ritiene che il miglioramento delle condizioni economiche e di lavoro dei lavoratori sarà un fattore fondamentale per valorizzare le professionalità nei siti produttivi e vincere la sfida della competizione nella transizione ecologica nel settore industriale”.