Le associazioni datoriali aderenti al manifesto Pensiamo Basilicata comunicano che, a partire da questo momento, si asterranno dal garantire qualsivoglia contributo di partecipazione relativamente alle iniziative proposte dal Comune di Matera. Nonostante il preoccupante ritardo determinatosi, l’amministrazione comunale di Matera, nella sua azione di concertazione di atti e programmi da mettere in campo, non tiene infatti in nessuna considerazione la specificità delle organizzazioni datoriali costituenti il partenariato economico e sociale, che non sono considerate alla stessa stregua di altre associazioni che perseguono obiettivi di interesse pubblico altrettanto meritevoli, ma differenti da quelli delle organizzazioni imprenditoriali.
Pensiamo Basilicata rifiuta di credere che questa azione sia scientemente perpetuata allo scopo di delegittimare il ruolo delle associazioni aderenti, impegnate, al pari di tanti altre istituzioni operanti sul territorio regionale, a garantire la coesione e un clima sociale accettabile. Per queste ragioni, e per non venire meno al proprio ruolo, le associazioni datoriali del manifesto Pensiamo Basilicata comunicano che domenica 26 febbraio prossimo organizzeranno un evento pubblico nel corso del quale esporranno dettagliatamente il punto di vista delle imprese, e le loro richieste, nel rapporto con l’amministrazione comunale di Matera sulle vicende direttamente afferenti al mondo datoriale e al partenariato economico-sociale cittadino più in generale.
L’assessore Enzo Acito responde alla nota di “Pensiamo Basilicata”: associazioni tenute in considerzione e invitate come tutte le altre. Di seguito la nota integrale
“L’amministrazione comunale non ha mai pensato di ignorare le specificità delle organizzazioni datoriali o di non tenerle in considerazione nell’attività di confronto operativo. Lo dimostra la mail inviata dalla segreteria del sindaco in data 10 gennaio 2017 alle ore 17.42 nella cui mailing list sono inserite tutte le sigle che compongono il manifesto Pensiamo Basilicata”.
Lo spiega l’assessore alla Pianificazione strategica Enzo Acito, in risposta alla nota che annuncia l’astensione dalla partecipazione alle iniziative proposte dal Comune motivata da una ipotetica esclusione dagli incontri con l’amministrazione comunale.
“Individuare in una inesistente operazione di delegittimazione, l’intenzione del Comune di ignorare realtà associative significative in città e nel territorio, getta un’ombra che non onora innanzitutto chi l’ha ideata né tantomeno chi la riceve. La voglia di confronto, da parte nostra – prosegue l’assessore – non è mai venuta meno e continuerà anche in futuro, nonostante la perentoria dichiarazione di Pensiamo Basilicata.
Siamo convinti, infatti, che progetti, posizioni, idee debbano affrontarsi attorno ad un tavolo franco, sincero e aperto. Un terreno di dibattito lontano da ogni retroscena e da qualsiasi celata chiave di lettura.
Non ci ritroviamo, infatti – conclude l’assessore – nella lettura dei fatti riportata nel comunicato stampa e rinnoviamo l’invito, come già fatto in ogni occasione sia stata promossa da queste associazioni, a mettere in campo proposte e suggerimenti che saranno utili a tutti”.
Questa amministrazione ha veramente toccato il fondo, se ne sono accorti finanche quelli di Pensiamo Basilicata che fino ad ora per quanto concerne i problemi locali si sono sempre defilati, impegnati come sono sui fronti regionali. Questa denuncia conferma, se ce ne fosse bisogno, che le critiche che le altre organizzazioni hanno rivolto a De Ruggeri & company non erano uscite solitarie ma denunciavano un modo di fare poco consono per l’amministrazione della nostra città. Tale modo di fare dimostra una superficialità ed un pressapochismo sintomo di chi naviga a vista. Non è con questi metodi che si governa una città.