Con una nota indirizzata al sindaco Raffaello De Ruggieri e per conoscenza al dirigente comunale del Settore Opere Pubbliche Sante Lomurno, il presidente degli Edili di Confapi Matera Michele Molinari e il presidente di CNA Matera Leonardo Montemurro hanno chiesto la convocazione di un tavolo di confronto sui prossimi appalti del Comune.
Il programma triennale 2016-2018 e l’elenco annuale 2016 dei lavori pubblici, infatti, prevedono nei prossimi mesi un programma d’investimenti per opere pubbliche potenzialmente in grado di sostenere il comparto locale delle costruzioni che da diversi anni vive una crisi senza precedenti.
Pertanto, Molinari e Montemurro hanno chiesto al sindaco De Ruggieri di convocare un tavolo di confronto – eventualmente allargato alle Organizzazioni Sindacali e alle altre Associazioni imprenditoriali – al fine di definire un protocollo d’intesa volto a individuare un “modus operandi” basato su criteri di trasparenza, onestà e legalità.
“Oggi – scrivono i rappresentanti di Confapi e CNA – definire e scegliere il contraente solo ed esclusivamente sulla base di criteri stabiliti dalla legge può risultare non sufficiente a garantire la corretta esecuzione dell’opera, in termini di economicità, rispetto dei tempi e soprattutto sicurezza e salute dei lavoratori”.
“Inoltre, considerando il periodo di grave crisi che vive il settore delle costruzioni nel nostro territorio, si corre il rischio di non dare risposte adeguate all’imprenditoria locale con ricadute occupazionali”.
“Quindi, ci pare necessario cogliere l’occasione per definire e mettere in campo quelle buone pratiche, in linea con i principi legislativi di efficacia, efficienza ed economicità, affinché le organizzazioni sindacali e imprenditoriali con le pubbliche amministrazioni siano protagoniste e artefici di sviluppo del territorio in cui operano”.
Il programma d’investimenti del Comune di Matera prevede oltre 6 milioni di euro per i contenitori culturali, un programma triennale di 150 milioni e un elenco annuale per il 2016 di oltre 56 milioni. 56 Milioni di lavori vari, ricadenti in diverse categorie di lavori pubblici, che potrebbero avere ricadute significative sulle imprese e i lavoratori locali.
Mag 31