Stanno per arrivare nuove norme operative sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) emanate dal Gse (Gestore dei servizi energetici). Le regole, che si applicano alle Cer con potenza complessiva fino a 1 megawatt, conterranno le indicazioni dei documenti e degli adempimenti necessari per autorizzare la realizzazione di questi impianti. Queste regole – sottolinea una nota del Gruppo Cestari che nei giorni scorsi a Villa d’Agri ha illustrato un Progetto per la costituzione delle Comunità Energetiche in Val d’Agri con la presentazione del Partenariato Jetion Solar (Gruppo cinese è leader mondiale nella ricerca, sviluppo, produzione e vendita di prodotti Fotovoltaici) e Gruppo Cestari – sono importanti non soltanto perché consentiranno agli operatori del settore delle energie rinnovabili di cominciare a predisporre documenti e piani per dare vita alle Cer. Sarà determinante per dare attuazione al Pnrr che finanzia con circa 2,2 miliardi di gli incentivi nei comuni sotto i 5 mila abitanti. Il mercato è in attesa di vedere formalizzata la soluzione a un interrogativo cruciale: e cioè se gli impianti realizzati e allacciati alla rete dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 199 del 2021, ma prima della pubblicazione del decreto ministeriale sulle Cer (gennaio 2024) possono essere ammessi a far parte di una comunità. La questione non è irrilevante, perché essere autorizzati a dare vita a una Cer consente l’accesso agli incentivi in conto esercizio per l’energia autoconsumata virtualmente da componenti della comunità per i 20 anni successivi (da 60 fino a 130 euro a megawattora; gli impianti nei comuni sotto i 5 mila abitanti possono ottenere contributi in conto capitale con i fondi Pnrr fino al 40% delle spese di realizzazione). Grazie a queste nuove norme, gli operatori del settore delle energie rinnovabili potranno iniziare a raccogliere i documenti necessari per costituire le Cer.
Il Gruppo Cestari evidenzia che secondo l’Osservatorio Energy & Strategy del Politecnico di Milano, nei prossimi anni nasceranno almeno 15mila Cer. Il presidente del Gruppo ing. Alfredo Carmine Cestari ribadisce che da parte del Gruppo c’è il massimo sforzo, partendo dalla progettazione degli impianti seguendo tutte le fasi, come quella dei finanziamenti, attraverso incontri istituzionali, soprattutto nelle regioni del Sud, coinvolgendo Comuni, cittadini e imprese, con l’obiettivo di realizzare al Sud il più alto numero di comunità energetiche rinnovabili. I vantaggi e i benefici – ha evidenziato Cestari – non sono solo il risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile del territorio ma i posti di lavoro diretti e dell’indotto che riguardano imprese fornitrici. Con le novità particolarmente attese – conclude – crescono dunque le opportunità per creare più comunità energetiche rinnovabili e ridurre l’impatto ambientale. L’innovazione tecnologica è fondamentale, ma servono visione strategica, investimenti e incentivi, nonché un quadro normativo chiaro.