Si è concluso a Rotonda il tour del camper della Filcams Cgil nell’ambito della campagna nazionale “Mettiamo il Turismo SottoSopra” in difesa dei diritti delle lavoratrici e i dei lavoratori della filiera del turismo. Sette tappe in tutto in Basilicata, di cui tre in provincia di Potenza nei comuni di Venosa, Maratea e Rotonda, davanti all’Ente Parco nazionale del Pollino. Centinaia i lavoratori e anche semplici turisti avvicinati nei luoghi del turismo, tra ristoranti, bar, alberghi e lidi.
“L’obiettivo – spiega Michele Sannazzaro, segretario della Filcams Cgil di Potenza – è stato mostrare quello che si cela dietro al lavoro di chi permette all’industria turistica di funzionare a pieno regime e di generare guadagni che rappresentano il 9,5% del Pil nazionale. Il settore del turismo è dove più che in ogni altro proliferano lavoro nero e grigio, dove il lavoro è sottopagato e le professionalità svilite, dove in nome della brevità dell’ingaggio stagionale la forza lavoro è sfruttata fino all’osso, senza riposi, senza ferie, senza malattia, con turni di lavoro che superano di gran lunga le ore previste contrattualmente e dove gli straordinari non sono retribuiti regolarmente.
In Basilicata, inoltre, oltre alla questione sfruttamento, c’è l’assenza di una politica in grado di rendere davvero il turismo volano dell’economia lucana attraverso una progettazione seria che metta in rete risorse finanziarie e operatori del settore, per un’offerta che sia esaustiva in tutte le aree dal grande potenziale turistico e non soltanto nelle mete già note. Ciò è evidente soprattutto nelle aree interne del Potentino, dal Pollino fino al Parco dell’Appennino lucano Val d’Agri Lagonegrese, ai castelli federiciani, ai laghi di Monticchio, ai paesi arbëreshë e delle piccole Dolomiti lucane. Dal Pollino, ultima tappa del nostro tour, abbiamo raccolto le richieste di amministratori e operatori turistici, che si sentono abbandonati dalle istituzioni, a sostenere maggiormente l’area del Parco nazionale non soltanto dal punto di vista degli investimenti. La richiesta è quella di fare rete per rendere la promozione della Basilicata tutta molto più omogenea.
Con la campagna – conclude Sannazzaro – ribadiamo che il lavoro vale e che lavoratrici e lavoratori, con il sostegno del sindacato, possono e devono farsi valere. Il turismo non può continuare ad essere precarietà e sfruttamento: dare dignità al lavoro significa dare valore all’intera compagine che quel lavoro alimenta e sostiene”.