Al quotidiano La Nuova del Sud arriva una copia delle presunte domande per la selezione di 50 incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del Po Fesr Basilicata 2007–2013 e nell’articolo pubblicato da Celestino Benedetto si avanzano dubbi sulla regolarità del concorso. Di seguito il testo integrale.
La vicenda è quella dei 50 incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del Po Fesr Basilicata 2007–2013. I Co.co.co che, scelti per cooptazione nell’espletamento esclusivo delle attività di assistenza tecnica al Por (poi Fesr) sono chiamati a vigilare – alcuni percepiscono anche 3 mila euro al mese – su come sono stati spesi i fondi europei. Ma a finire nel polverone sono adesso le selezioni concorsuali, le cui domande tutto sarebbero, meno che un segreto. Alcuni candidati ne sarebbero già ampiamente a conoscenza. Dal Durc agli incentivi di progettazione, dai compiti dell’Autorità di gestione agli oneri fiscali, previdenziali ed assicurativi sostenuti dai beneficiari dei progetti finanziati, nel fascicolo fatto pervenire anche alla nostra redazione in maniera anonima c’è tutto quello per cui vale la pena studiare ed essere certi di superare la selezione. Alla faccia dei precari «figli di un Dio minore» e delle polemiche innescate per una prova considerata pure «inopportuna». Già, perchè la decisione della Regione Basilicata e del presidente dimissionario De Filippo di voler procedere, a meno di un mese dalle elezioni regionali, al conferimento di 50 incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del Po Fesr Basilicata 2007–2013, ha scatenato la reazione stizzita dei sindacati. Gli stessi che non più tardi di un paio d’anni fa avevano chiesto equità di trattamento economico per tutti i precari (compresi quelli attestati all’attività di controllo dell’Autorità di gestione del Por) mentre, nel medio termine, invocavano un blocco alla proliferazione di qualsiasi forma di precariato e il ricorso a soli avvisi pubblici per il reclutamento di nuovo personale. “Non solo in questo momento è inopportuna – si è affrettata a dire la Cigl – è anche eticamente e politicamente sbagliata in quanto operazioni così complesse in materia di personale non possono essere svolte a fine legislatura”.
Celestino Benedetto
Assistenza Tecnica Po Fesr: Commissione interrompe le selezioni. “Serenità inquinata da notizie di stampa su presunte irregolarità”. I componenti si dimettono.
La Commissione di cui all’Avviso Pubblico di selezione per il conferimento di cinquanta incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del PO FESR Basilicata 2007-2013 – Asse VIII “Governance ed Assistenza Tecnica”, riunitasi in data odierna, ha deciso all’unanimità di interrompere le attività relative alla procedura di selezione e di rassegnare le dimissioni.
La decisione è maturata a seguito della notizia pubblicata oggi dal quotidiano La Nuova del Sud, secondo cui alcuni candidati sarebbero già stati a conoscenza delle domande che sarebbero state poste nel corso della selezione. Una notizia di questo tipo, ad avviso della Commissione, impone verifiche sulla fondatezza perché turba, in ogni caso, la serenità del lavoro di una commissione i cui componenti (che ribadiscono l’assoluta regolarità del proprio operato) non possono operare in un clima di reciproco sospetto, e ancor più, dei candidati che devono avere la certezza di essere tutti nelle medesime condizioni e di essere giudicati con imparzialità.
La Commissione, nel decidere la interruzione delle attività, auspica un intervento chiarificatorio delle competenti autorità, affinché si accerti se vi siano state irregolarità ed, eventualmente, ne siano chiamati a rispondere i responsabili, oppure perché si proceda nei confronti di chi, mettendo in campo notizie che dovessero rivelarsi non vere, abbia turbato la serenità della selezione, con un effetto calunnioso sull’istituzione e i singoli componenti , effetti negativi sugli stessi candidati e danni anche materiali per l’andamento delle prove selettive e della gestione del programma operativo. Tale ipotesi non costituisce un giudizio nei confronti di chi, avendo ricevuto una notizia oggettivamente allarmante, dopo averla verificata l’ha diffusa secondo quanto previsto dal proprio dovere professionale, ma chiama a responsabilità chi dovesse aver prospettato una situazione non veritiera dando vita a una macchina del fango.
MICHELE NAPOLI (PDL), CHIUDERE DEFINITAMENTE CON “CONCORSOPOLI”
Prendo atto della decisione della Commissione incaricata della selezione di interrompere le attività relative alla procedura di selezione e di rassegnare le dimissioni. Era l’unica decisione da prendere per allontanare sospetti dopo le notizie giornalistiche diffuse da chi, sono certo, ha fatto il proprio dovere di informazione pubblicando il materiale relativo alla prova concorsuale.
“Le notizie riferite alla selezione per 50 posti di assistenza tecnica al Programma Fesr 2007-2013 richiedono immediate precisazioni, questa volta non solo formali come è accaduto in passato, da parte degli uffici dei Dipartimenti interessati. Il semplice dubbio che ci possano essere corsie privilegiate per pochi non è tollerabile. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Michele Napoli del PDL.
Dopo “concorsopoli” legato ai concorsi per le piante organiche della Regione, “figliopoli” che ha fatto seguito al sequestro degli atti riguardanti il finanziamento della Regione a corsi di specializzazione medica in diverse università – tra le quali Roma, Bari, Pisa, Milano e Brescia –, ed il sequestro in particolare di alcune delibere della Giunta regionale riferite sempre a bandi regionali con l’erogazione di contributi ad atenei e a specializzandi, è necessario fare chiarezza anche su quest’ultima vicenda. Negli ultimi otto anni troppi incarichi di consulenza sono stati attribuiti facendo ricorso a convenzioni con il Formez o altri istituti e ad Agenzie Interinali senza alcuna garanzia di affermare nei fatti i principi della trasparenza e della meritocrazia. Non è casuale che proprio in occasione di quest’ultima selezione per 50 contratti di collaborazione professionale, a poche settimane dal voto, i sindacati abbiano contestato la decisione del Presidente e della Giunta Regionale che hanno creato un esercito di precari (sempre gli stessi) negli uffici regionali ed abbiano richiesto un rinvio.
E’ soprattutto la meritocrazia l’elemento principale su cui far leva se si vuole realmente offrire ai giovani laureati lucani opportunità di restare nella nostra regione e quindi garantire pari opportunità di futuro”.
I debiti elettorali adesso si pagano anticipatamente perchè pure gli accoliti non si fidano più.
Vedasi il caso Arpab in cui il debito della campagna elettorale del 2010 è stato pagato solo in questi giorni e parzialmente.