”Ad affrontare una volta per tutte il problema del precariato nella P.A. e contestualmente quello della trasparenza nelle assunzioni viene incontro la norma annunciata dal ministro della Funzione Pubblica Giampiero D’Alia che prevede il concorso unico, al fine di assicurare celerita’, trasparenza ed efficienza al sistema di reclutamento in tutte le pubbliche amministrazioni”. E’ il commento di Domenico Martino (CD) sottolineando la positività di un altro aspetto della questione: il Dipartimento della funzione pubblica si fara’ carico di organizzare i concorsi per tutte le amministrazioni che dipendono dallo Stato, anziche’, come è accaduto sinora, delegare ogni singola amministrazione a farlo, con tempi e procedure molto piu’ lunghe. Un nuovo sistema che consentira’ sicuramente rapidità nell’espletamento dei concorsi e il rispetto della meritocrazia nell’assunzione dei migliori elementi nelle pubbliche amministrazioni, come dice lo stesso Ministro D’Alia. Un meccanismo che – evidenzia ancora Martino – può essere adottato dalla Regione e dall’intero sistema delle Autonomie Locali per coprire i propri vuoti di piante organiche.
Quanto al precariato, mi sembra altrettanto positiva l’indicazione che viene sempre dal Ministro di ridurre il numero dei contratti flessibili, contratti di lavoro a termine, a cui si intende fare ricorso solo in casi eccezionali e in situazione di esigenze temporanee nelle pubbliche amministrazioni. Inoltre, si prevede di effettuare selezioni di personale che abbia maturato esperienze di almeno 3 anni negli ultimi cinque nelle pubbliche amministrazioni, per una quota di posti disponibile in pianta organica nell’ arco di tempo 2014-2016. Non si sottovaluti che ci sono 70 mila ragazzi che hanno vinto un concorso e non sono mai assunti o per ragioni economiche o per ragioni arbitrarie. Questi giovani devono essere assunti prioritariamente rispetto ad altre procedure concorsuali”.