Cristian Camisa è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente di Confapi dall’Assemblea generale svoltasi lo scorso 8 novembre a Roma. Piacentino, 48 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. È stato presidente di Confapi Industria Piacenza e vicepresidente di Confapi nazionale. Camisa succede a Maurizio Casasco che ha guidato la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata per dieci anni e che si è dimesso dopo essere stato eletto alla Camera dei Deputati.
Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha espresso grande soddisfazione per l’elezione di Camisa, che si pone in linea di continuità col Presidente Casasco, eletto all’unanimità Presidente Emerito della Confederazione. “La Confapi è tornata unita, rafforzata e ben patrimonializzata. Tutti i territori, compreso il Mezzogiorno, contribuiranno ad affrontare al meglio e con responsabilità le tante sfide che attendono il nostro sistema”.
“Sono onorato e felice – le prime parole del neopresidente Camisa –. Farò tesoro della preziosa eredità di credibilità, efficienza e tenacia che il Presidente Casasco ci lascia. Sento, allo stesso tempo, una grande responsabilità nel rappresentare in un momento storico così difficile una parte così importante del nostro sistema produttivo, con più di 116mila aziende e un milione di lavoratori. Porteremo avanti con grande forza le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro necessità”.
“Anche a fronte delle criticità passate e attuali – continua Camisa – la Piccola e Media Industria Privata Italiana ha dimostrato ancora una volta flessibilità e resilienza e continua a lavorare con coraggio per la crescita del Paese. La priorità, in questo momento, è il caro energia perché ne va della sopravvivenza stessa delle aziende. Occorre immediatamente arrivare ai crediti di imposta per le industrie, fissando come parametro non il valore assoluto di spesa, ma quanto incide percentualmente sul fatturato dell’azienda, con premialità aggiuntive per chi non ricorrerà ad ammortizzatori sociali in modo da aiutare concretamente il maggior numero possibile di Pmi. Occorrerà poi rivedere il sistema dell’energy release sia in termini di tempistiche di adesione sia a livello di prezzo. Devono essere messi in atto anche gli interventi per arrivare a medio termine all’autosufficienza energetica”.
Della Commissione di consultazione, incaricata di raccogliere le indicazioni della base per la candidatura alla presidenza di Confapi nazionale, ha fatto parte anche Carmine Salerno, presidente onorario di Confapi Matera, entrato per la terza volta a far parte dei Saggi di Confapi.