Progetto Geogastock, Gravela (Presidente Confapi Matera): “Ricadute positive sulle imprese locali”
La conferenza di servizi sulla centrale di stoccaggio di gas in Valbasento, che ha registrato il pieno appoggio delle amministrazioni di Ferrandina e Salandra, si è conclusa senza l’intesa con la Regione.
In proposito Vito Gravela, presidente di CONFAPI Matera, ricorda le ricadute positive che potrebbero esserci per lo sviluppo locale in conseguenza della rilevante mole di lavoro che ne deriverebbe per le imprese del territorio.
Infatti, in questo particolare periodo di grande crisi del settore delle costruzioni in Basilicata, un investimento privato di 170 milioni di euro, capace di dare lavoro per due anni alle imprese e alle maestranze locali, non dovrebbe essere vanificato. Si confida, quindi, nella sensibilità della Regione perché si esprima in tempi brevi.
Secondo Gravela occorre certamente un’attenta valutazione circa l’impatto ambientale, ma occorrono altresì risposte chiare in tempi certi, prima che Geogastock decida di investire altrove. Il territorio della Valbasento è ormai allo stremo e quella poca imprenditoriale locale che ancora sopravvive ha bisogno di nuove prospettive.
L’auspicio è che il Ministero dello Sviluppo Economico decida in fretta, dopo un’istruttoria durata tre anni, su un progetto definito strategico a livello nazionale.
Confindustria su progetto Geogastock: “Decidere presto”
Ancora una volta, con rammarico, Confindustria Basilicata è costretta ad evidenziare la necessità che le istituzioni agiscano con tempi certi e adeguati alle esigenze delle imprese. Anche sull’autorizzazione alla realizzazione del sito produttivo di Geogastock in Valbasento registriamo un temporeggiare continuo e, ormai, inspiegabile. Qualunque sia la volontà regionale è determinante che venga manifestata al più presto. Il tempo è una variabile essenziale per chi fa o vuole fare impresa e lo deve essere anche per la Basilicata che ha un evidente bisogno di attrarre nuovi investimenti. In tal senso, intendiamo sensibilizzare nuovamente le istituzioni e la politica verso un maggiore orientamento alla cultura d’impresa che rappresenta, oggi più che mai, la strada principale per garantire progresso economico e sociale.