Gli appelli inascoltati sulla crisi che fagocita energie, possibilità di fare impresa e vite racconta di un’assenza che si fa sempre più pesante.
Confapi Matera è basita da quanto è accaduto e, mentre esprime tutta la propria solidarietà alla famiglia di Nino De Stefano, denuncia, ancora una volta, la mancanza di una politica vera a favore delle imprese. Una politica fatta di volontà e azioni concrete, una politica delle soluzioni.
“Sono mille le difficoltà incontrate da tanti piccoli e medi imprenditori, talvolta costretti a uscire dal mercato o a rimanervi a condizioni inaccettabili, che pagano i limiti di una situazione complessivamente pesante. Al Sud, poi, i gap infrastrutturali atavici – dichiara il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito – aggravano ulteriormente il disagio ormai divenuto insopportabile per le imprese rimaste.”
Ai vecchi problemi come l’eccessiva pressione fiscale, i tempi e i costi della burocrazia e l’accesso al credito, che non accennano a diminuire nonostante i rumors mediatici, si aggiungono quelli più recenti dell’iva. “Abbiamo provato a richiamare l’attenzione sulla questione dello split payment, – ricorda il presidente Acito – che lungi dall’essere uno strumento di lotta all’evasione fiscale è l’avvallo di un nuovo calvario per le aziende che, a fronte di una uscita immediata nei confronti dei propri fornitori, dovranno attendere tempi burocratici per vedersi riconosciuta la propria di iva, ma sembra tutto inutile.”
Le piccole e medie imprese sono essenziali per l’economia locale, per quella italiana ed europea. Senza imprese non c’è occupazione e futuro. Così il circolo della crescita si interrompe bruscamente, lasciando dietro di sé tanta disperazione che, troppo spesso, si trasforma in tragedia. Eppure, la situazione non migliora. Ancora una volta siamo sul baratro e non ce ne accorgiamo.