Il lento ma inesauribile processo di spoliazione della città di Matera di molti uffici pubblici o, comunque, di presidi che erogano servizi di pubblica utilità, prosegue senza sosta.
Come già segnalato alcuni anni fa, il presidente di CONFAPI Matera è tornato ad evidenziare la situazione di estrema precarietà – oggi notevolmente peggiorata – in cui versa l’Ufficio Infrastrutture e Difesa del Suolo del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità, notevolmente sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro da svolgere.
Con una inviata al presidente della Regione De Filippo e all’assessore alle Infrastrutture Gentile, Vito Gravela ha sottolineato che la disponibilità di una sola unità lavorativa ad istruire le pratiche presentate ai sensi della legge regionale n. 38/97, riguardanti cioè il deposito dei calcoli strutturali e dei collaudi, finisce per bloccare anche di 5-6 mesi i lavori pubblici o privati in corso, con il risultato di frenare un’economia già in difficoltà per altre e ben note ragioni.
La situazione di Matera, inoltre, stride con la condizione della vicina Puglia, dove non solo i comuni capoluogo di provincia ma anche città importanti, come per esempio Altamura, sono ben presidiate da uffici analoghi.
La distanza tra i due capoluoghi lucani, invece, causa notevoli disagi alle imprese del Materano.
Di qui l’invito del presidente Gravela ad assicurare il potenziamento dell’Ufficio Infrastrutture e Difesa del Suolo di Matera, al fine di ripristinarne l’antica funzionalità.
Già qualche anno fa CONFAPI Matera segnalò che lo svuotamento delle competenze e l’impoverimento delle strutture dell’Ufficio in questione, anche attraverso il mancato turn over del personale che va in pensione, rendeva oltremodo difficoltoso espletare qualunque pratica amministrativa, se non recandosi a Potenza.
Giu 10