L’appello del presidente di Confartigianato Marco Granelli per il riconoscimento dell’importanza del ruolo delle piccole imprese e l’impegno dell’esecutivo a sostenerle sono le conclusioni dell’Assemblea nazionale a Roma della Confederazione alla quale hanno partecipato delegazioni di dirigenti di Potenza e di Matera.
Rosa Gentile, dirigente nazionale e presidente Confartigianato Matera, sottolinea il messaggio centrale: ripartire dagli artigiani e dalle piccole imprese diffuse di territorio. L’invito del nostro presidente alla politica perché riconosca il nostro ruolo di costruttori di futuro – dice – va accompagnato da azioni concrete, su tutte sgombrare la strada dai tanti ostacoli sul cammino degli imprenditori. Fisco, costo del denaro, caro-energia, burocrazia, carenza di manodopera: sono tra i maggiori oneri che frenano la corsa dei 4,5 milioni di micro e piccole imprese italiane impegnate a reagire sul fronte di occupazione, sostenibilità, esportazioni. Una zavorra da 63 miliardi: lo calcola Confartigianato all’assemblea annuale, con un rapporto del suo ufficio studi. Dati evidenziati anche dal presidente Granelli nella sua relazione all’assemblea: 28,8 miliardi di maggior tassazione rispetto all’eurozona, 16,8 miliardi di costi della burocrazia, 7,4 miliardi di impatto del caro-tassi, 10,2 miliardi per la carenza di manodopera.
Dobbiamo quindi ripartire dagli artigiani e dalle piccole imprese diffuse di territorio, perché questa è l’Italia. È il valore dell’Italia. L’attesa di Confartigianato, adesso, è per politiche economiche a misura di artigiani e di micro e piccole imprese, capaci di valorizzarne la qualità, l’innovazione, la capacità competitiva.
Per Gentile al centro del programma di lavoro di Confartigianato ci sono l’aggiornamento della legge quadro per l’artigianato e l’istituzione di una Banca per le micro e piccole imprese. In questa visione rientrano certamente anche interventi normativi che, senza avere bisogno di risorse, tuttavia sciolgano nodi essenziali per l’attività di impresa, ad esempio: l’aggiornamento della legge quadro per l’Artigianato – aderendo all’evoluzione della forma di impresa e di produzione dopo quarant’anni di applicazione; l’istituzione, da noi fortemente richiesta, di una Banca per le Micro e Piccole Imprese, una “nuova Artigiancassa” che intervenga in uno dei problemi più forti per l’impresa, come l’accesso al credito. Inoltre nel PNRR c’è una incredibile e straordinaria opportunità da cogliere. Stiamo vivendo un tempo di profonde trasformazioni, caratterizzato da una crescente incertezza e tensione in tutti gli ambiti della vita economica e sociale. I punti saldi di riferimento del passato ci sembrano sempre più fragili. Noi di Confartigianato avvertiamo pienamente la grande responsabilità di potere e dovere svolgere un ruolo importante per i nostri associati, per le centinaia di migliaia di persone che credono in noi. La responsabilità più grande che abbiamo è quella di aiutare i nostri imprenditori a sconfiggere i sentimenti negativi e paralizzanti di angoscia verso un futuro che sembra così incerto e privo di punti fermi. Lo possiamo e lo dobbiamo fare perché la nostra Confederazione ha radici solide e fortissimi valori di riferimento.