Matera con il decremento, nel 2020 rispetto al 2019, del 7% del tasso di occupazione della fascia di età 15-29 anni è tra le prime 10 province italiane per dinamiche negative relative ai valori tasso occupazione-disoccupazione. Il “primato negativo” si ripete per il tasso di inattività sempre per gli under 30 anni che a Matera nel giro di un anno è in crescita dell’8,3% e anche in questo caso risulta tra le prime 10 province italiane in negativo. Sono dati contenuti nel report del Centro Studi Confartigianato dal titolo “Il lavoro nelle imprese, tra crisi Covid 19 e le prospettive post pandemia”.
“Le conseguenze della pandemia di Covid – commenta Rosa Gentile, presidente di Matera e Delegata nazionale ai Movimenti Giovani e Donne di Confartigianato – continuano ad abbattersi pesantemente sulle giovani generazioni maschili e femminili. Ecco perché Confartigianato continua a ripetere che il Recovery Plan è l’occasione da non sprecare per rilanciare l’attività delle imprese giovanili e femminili e accompagnarle nella nuova economia post Covid sia con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale e semplificazione degli adempimenti burocratici, sia facilitandone l’accesso a nuovi strumenti di finanza d’impresa, alla ricerca e ai progetti di innovazione digitale e tecnologica, di transizione ecologica e di internazionalizzazione, agli interventi per la formazione e il trasferimento d’impresa e di competenze ai giovani, a partire dal rilancio dell’apprendistato quale canale privilegiato di ingresso nel mondo del lavoro”.
Il report del Centro Studi analizza anche le entrate a cui sono richieste competenze green da parte delle MPI con dipendenti dell’Industria e dei Servizi per regione ( anno 2020), con la percentuale sul totale delle entrate previste ( imprese 1-49 dipendenti): per la Basilicata le figure con “particolare attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale” richieste raggiungono l’83% sul totale con livello professionale buono-medio e del 50,7% sul totale con livello alto-medio alto.
“La modernizzazione dell’economia richiede prima di tutto e soprattutto competenze e pertanto per il futuro dei nostri giovani – dice Gentile – dobbiamo pensare, abbandonando ogni retorica, alla formazione delle competenze di cui ci sarà maggiormente bisogno e agli investimenti nella trasformazione in ambito digitale”.
Inoltre le sollecitazioni prioritarie che provengono da Confartigianato: meno vincoli alle assunzioni; il superamento del blocco dei licenziamenti; una riforma del sistema di orientamento scolastico e professionale con il rilancio degli Istituti Professionali e degli Istituti Tecnici; investimenti sulle competenze professionali a cominciare dall’uso delle tecnologie digitali e puntando sull’apprendistato duale e professionalizzante.