Confcommercio Matera ha partecipato alla 38^ Assemblea Generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, che si è svolta il all’Auditorium della Conciliazione di Roma mercoledì 12 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
I lavori si sono aperti con la relazione del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, seguiti dall’ intervento del Presidente della Repubblica e del Made in Italy Adolfo Urso.
Nel parterre dell’Assemblea erano presenti, tra gli altri, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, i Ministri Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Leo (viceministro Economia e finanze), Sangiuliano (Cultura), Santanchè (Turismo), Valditara (Istruzione), Zangrillo (Pubblica amministrazione). Tra i politici: Misiani, Tremonti; tra gli altri, il presidente del Cnel Renato Brunetta, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il segretario confederale Cisl, Andrea Cuccello.
Il Presidente Angelo Tortorelli di Confcommercio Matera, guidava la delegazione Materana ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento del ruolo del comparto da parte delle massima autorità dello stato.
Importante dice Tortorelli il tema del fisco nella quale le strategie nazionali si intrecciano con quelle europee, pensando alla GLOBAL MIMIMUM TAX” per la quale occorre un deciso impegno europeo nel determinare una giusta tassazione delle grandi multinazionali, delle grandi piattaforme digitali globali.
Il Presidente Tortorelli sottolinea il significativo passaggio relativo alla Produzione, occupazione, crescita. Un circuito tenuto ben presente anche nel rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del Terziario, perché interpreta le trasformazioni profonde del nostro tempo ed è espressione concreta di responsabilità e viene applicato da oltre il 93 per cento delle imprese italiane del terziario nonostante occorre continuare a ridurre il cuneo fiscale sul costo del lavoro.
La politica di coesione richiama il PNNR resta un’occasione straordinaria per rafforzare il potenziale di crescita del Paese con buone riforme e buoni investimenti.