Confcommercio Matera ha partecipato all’appuntamento con la Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità ci Piace!”, seguendo in diretta l’evento nazionale, dalla propria sede provinciale, con la presentazione dell’indagine dell’ufficio studi di Confcommercio svolta, in collaborazione con Format Research, dal tema “Illegalità, Contraffazione e Abusivismo” relativa alle imprese delle regioni del Sud Italia.
Alla Giornata nazionale ideata dalla Confederazione per promuovere e rafforzare la cultura della legalità sono intervenuti insieme al Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, la Vice Presidente di Confcommercio con incarico per la Legalità e la Sicurezza, Patrizia Di Dio, il Comandante Unità Speciali della Guardia di Finanza, Rosario Massino.
L’indagine Confcommercio dal tema “Illegalità, Contraffazione e Abusivismo” ha evidenziato che:
– il 22,8% delle imprese del terziario ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023. L’usura, l’estorsione ed il racket ed i furti sono i fenomeni criminali percepiti in maggior aumento.
– Il 32,3% degli imprenditori teme il rischio di esposizione a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc;
– Il 26,3% degli intervistati ha avuto notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di usura o estorsione;
– Il 59,8% delle imprese del terziario si ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione;
– L’82% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto;
– Il 24,9% dei consumatori del Sud ha acquistato prodotti contraffatti o servizi illegali nel 2023, la quota è leggermente più alta di quella rilevata a livello nazionale pari al 24,2%. Di questi, il 64,7% ha utilizzato canali di vendita online (dato in linea con quello nazionale) e, in particolare, il 49,8% ha effettuato acquisti esclusivamente online. I capi di abbigliamento (64,3%), pelletteria (33,3%) e calzature (34,9%) sono i prodotti illegali più acquistati. La maggior parte dell’intrattenimento (87,7% della musica, film, abbonamenti tv, etc) passa dagli acquisti online. L’acquisto di prodotti o servizi illegali è soprattutto connesso a ragioni economiche. Si pensa di fare un buon affare, risparmiando» per il 71,7%;
– Il 65,9% dei consumatori ritiene che sui canali di vendita online sia più facile cadere nella trappola dell’acquisto di merci contraffatte senza accorgersene e al 21,3% degli intervistati è capitato di acquistare online prodotti contraffatti nella convinzione che fossero originali.
La Giornata di Confcommercio “Legalità, ci piace”, giunta all’undicesima edizione, è un’iniziativa di analisi, denuncia e sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese. Un appuntamento annuale contro ogni forma di illegalità per promuovere e rafforzare la cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo.
I fenomeni illegali – contraffazione, abusivismo, pirateria, estorsioni, usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine, taccheggio, corruzione – alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata.
Tali fenomeni determinano: un danno economico per le imprese in termini di mancate vendite, riduzione del fatturato, perdita di immagine e di credibilità, abbassamento degli standard qualitativi; un danno al mercato consistente nell’alterazione delle regole del gioco, a svantaggio degli imprenditori onesti penalizzati del comportamento di operatori che agendo nell’illegalità godono di vantaggi competitivi indebiti basati sui minori costi di produzione (per la contraffazione) e di gestione (per le varie forme di abusivismo) dovuti al mancato rispetto di leggi, regole ed adempimenti; un danno e/o un pericolo per il consumatore finale poiché, ad esempio, le merci contraffatte o l’esercizio abusivo di una professione possono mettere in serio e reale pericolo la salute del consumatore o minacciare la sua sicurezza, specie in alcuni settori come quello cosmetico e farmaceutico, automobilistico, dei giocattoli e l’alimentare; un danno sociale connesso all’impatto sul mondo del lavoro e l’occupazione, sia direttamente, dato che i circuiti illegali si avvalgono spesso di sfruttamento di soggetti deboli, con evasioni contributive e senza coperture assicurative, sia indirettamente per la perdita di posti di lavoro nelle imprese messe in crisi se non addirittura espulse dal mercato da abusivismo e contraffazione; un danno alle casse dello Stato causato da evasione contributiva e fiscale, dall’Iva alle imposte sui redditi; un danno alla legalità per le infiltrazioni nel mercato della criminalità organizzata: attraverso la gestione di business, quali la contraffazione; attraverso il re-investimento o il riciclaggio dei profitti ricavati da attività illecite in attività imprenditoriali, con un meccanismo che altera il mercato espellendo le imprese oneste.
La legalità è il prerequisito fondamentale per il lavoro, lo sviluppo e la crescita del sistema economico. Una legalità che deve trovare risposte concrete non solo nelle azioni di contrasto alla criminalità organizzata, ma anche nella rimozione degli ostacoli alla libertà di impresa.
L’impegno di Confcommercio per la sicurezza e la legalità si traduce in due obiettivi continui e strategici: prevenire e contrastare i fattori legati alla criminalità che incidono sulla competitività delle imprese e rafforzare, diffondere e approfondire la cultura della legalità.
La Confederazione collabora con le Istituzioni per rafforzare modelli di intesa tra azione pubblica e iniziativa privata, a tutela del circuito legale dell’economia, al fine di garantire alle imprese le condizioni per operare. Perché l’impresa sana, che crea lavoro e produce reddito e ricchezza, è il primo-migliore- antidoto contro la criminalità. In quest’ottica, Confcommercio ha sottoscritto con il Ministero dell’Interno il Protocollo per la Legalità e la Sicurezza delle imprese, il Protocollo di intesa tra Confcommercio e Arma dei Carabinieri ed il Protocollo Video-Allarme Antirapina rinnovato nel febbraio 2024.
Al fine di valorizzare il ruolo dei vari strumenti a disposizione dell’impresa, quali, a titolo di esempio, il Rating di legalità, il Rating creditizio e il Rating d’impresa, come indici di misurazione della performance dell’affidabilità aziendale, Confcommercio ha realizzato il progetto “Reputazione: cultura e pratica della Trasparenza e dell’Integrità”; “Misurare la performance di impresa attraverso i rating” per accompagnare il sistema e le imprese rappresentate, nel potenziamento delle strategie di prevenzione e contrasto dei rischi aziendali attraverso un approccio integrato, strutturato e adeguato alle esigenze delle PMI
Confcommercio ha, inoltre, organizzato il corso “Prevenzione e contrasto al fenomeno usura: il ruolo dell’educazione finanziaria” finalizzato a fornire ad Associazioni e imprese associate i principali elementi, per prevenire ed eventualmente affrontare il fenomeno dell’usura ed il Corso di Alta Formazione “Compliance: una nuova cultura d’impresa” in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore di Pisa Sant’Anna per diffondere la cultura della compliance intesa come chiave strategica delle politiche di prevenzione e contrasto a ogni forma di illegalità e strumento di crescita della competitività delle imprese in contesti virtuosi, con effetti premianti nel mercato e per il mercato.