Per adeguare la reazione e prepararsi a reggere la “nuova tempesta” che si profila all’orizzonte una delegazione della Confcommercio di Potenza, composta da un centinaio di titolari di pmi e guidata dal presidente Fausto De Mare, ha partecipato a Roma all’assemblea 2019 di Confcommercio. I segnali del primo trimestre dell’anno in provincia di Potenza sono tutt’altro che incoraggianti con 59 aziende in meno;le nuove aziende iscritte alla Camera di Commercio nei primi 90 giorni del 2019 sono 565 di cui 171 di donne, 170 di giovani e 23 di stranieri.Resta comunque alta la voglia di impresa dei giovani e delle donne, anche se si avvertono segnali di indebolimento da non trascurare. Occorre sostenere ancora questa vitalità imprenditoriale, pur consapevoli che – dice Fausto De Mare – la sfida è quella di permettere alle aziende di restare sul mercato, contribuendo così alla stessa crescita occupazionale. Ci preoccupano il clima di sfiducia e le aspettative di famiglie e imprese, oltre all’andamento dei consumi. Una situazione di estrema incertezza .
“Non basta quello che si sta già facendo, la ripresa è quasi nulla e per la crescita si deve e si può fare di più”, ha detto il presidente nazionale Carlo Sangalli, sottolineando che “restano sfide strutturali che vanno vinte per imboccare un nuovo sentiero di sviluppo”. Tra queste “una maggiore produttività nei servizi, perché sono i servizi di mercato il polo attrattore di produzione ed occupazione: prima, durante e dopo la crisi. In particolare, le imprese condotte dalle donne. Sono le nostre imprese, le imprese del commercio, del turismo, dei servizi, della logistica e delle professioni, che negli ultimi venti anni hanno difeso l’occupazione di questo Paese”. “Al di là delle rassicurazioni, “siamo e restiamo preoccupati perché mi pare – ha aggiunto – si cominci a respirare un clima politico e culturale di rassegnazione come se l’aumento dell’Iva appartenesse al nostro destino e non fosse una scelta nelle nostre mani. Usciamo da questa trappola, mentale prima che contabile, noi non abbassiamo la guardia, né oggi, né domani, né mai”. “Noi continuiamo a credere – dice Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza – che i titolari delle pmi lucane devono rafforzare ogni sforzo per valorizzare al massimo e subito le opportunità che si stanno presentando per indirizzare la regione e il Paese lungo un sentiero di crescita. Siamo inoltre convinti –continua De Mare – che senza il sostegno attivo dell’imprenditoria locale la difesa dell’autonomia regionale e della nostra identità, che è basata sulla specifica ed originale cultura di impresa, solo a livello istituzionale e politico avrà meno possibilità di riuscita”. Di qui la strada indicata da Sangalli: servono “realismo e saggezza” visto che la situazione economica non è certo tranquillizzante; una maggiore produttività nei servizi, perché sono i servizi di mercato il polo attrattore di produzione ed occupazione, prima, durante e dopo la crisi. In particolare, le imprese condotte dalle donne. Sono le nostre imprese, le imprese del commercio, del turismo, dei servizi, della logistica e delle professioni, che negli ultimi venti anni hanno difeso l’occupazione di questo Paese”. Per raggiungere l’obiettivo della crescita il presidente di Confcommercio ha suggerito l’utilizzo di “due ali – innovazione e infrastrutture – e un motore, la riforma fiscale”.
L’assemblea è stata dunque per gli imprenditori aderenti a Confcommercio Potenza l’occasione per guardare indietro e immaginare il futuro, per riflettere sulla storia della piccola e media impresa dei nostri territori e per ripensare alla “mission” che attende i gruppi dirigenti locali rilanciando attese ed aspettative per quanto deve ancora fare la Camera di Commercio della Basilicata, la casa delle imprese lucane. Sono compiti – ha detto De Mare – che ci vedono fortemente impegnati rilanciando il ruolo di rappresentanza, tutela, proposta e di progetti dal capoluogo ai più piccoli centri dove è sempre forte il rischio di “desertificazione commerciale”.
Giu 06