Si è chiuso un anno molto impegnativo per Confcommercio Potenza segnato soprattutto dalla realizzazione della Camera di Commercio Basilicata a cui Confcommercio ha dato il massimo contributo per portare a termine l’iter dell’accorpamento-fusione dei due Enti Camerali provinciali. L’assemblea ordinaria a Potenza venerdì scorso, dedicata agli adempimenti statutari – approvazione del bilancio preventivo anno 2019 e delle relative linee programmatiche – e aperta dalla relazione del presidente Fausto De Mare, è stata l’occasione per tracciare un consuntivo dell’attività svolta e per avviare la nuova fase di lavoro. De Mare ha evidenziato che la Confcommercio di Potenza e di Matera risulta la più rappresentativa tra le organizzazioni di categoria con 8 seggi su 28 complessivi del consiglio della Camera di Commercio Basilicata. Per effetto dell’apparentamento e quindi dell’intesa con le altre associazioni, Confcommercio ha ceduto una parte dei seggi per consentire la presenza di organizzazioni che altrimenti non avrebbero avuto l’opportunità di rappresentanza nell’organismo camerale. Il presidente ha anche sottolineato la scelta di convergere sulla candidatura di Michele Somma già presidente della Camera di Potenza per dare continuità al lavoro svolto e per assicurare il traghettamento di gestione nell’Ente unico regionale che – ha detto – rappresenta uno strumento essenziale per rimettere insieme territori provinciali e con essi i tessuti di pmi del Potentino e del Materano. De Mare – che è stato chiamato a far parte della giunta esecutiva della Camera in rappresentanza del comparto commercio – ha sottolineato che dopo la recente approvazione della statuto si guarda adesso al completamento degli organismi dirigenti a partire dall’elezione dei due vice presidenti, di cui uno espressione del Materano. Durante l’assemblea è stata sancita la partecipazione di Confcommercio ai GAL Interiore Lucania e Vulture-Melfese dando mandato ad uno dei vice presidenti, Michele Tropiano, di attuare le strategie per favorire lo sviluppo locale specie per le attività di commercio, turismo e servizi.In proposito, Marco Zipparri, dirigente della Val d’Agri, ha ribadito il ruolo attribuito ai GAL e i compiti che spettano a Confcommercio per rendere gli imprenditori protagonisti. “In passato – ha detto Tropiano – abbiamo scontato i limiti di progetti di spesa che non hanno tenuto conto della necessità di una programmazione omogenea, vale per tutti il “caso delle royalties” del petrolio del PO Val d’Agri, adesso possiamo guardare con maggiore aspettativa alla nuova programmazione che riguarda fondi comunitari, statali e regionali da gestire in una visione di insieme e in modo partecipato e condiviso. Si parla tanto e spesso di turismo nelle aree più interne e – continua – finalmente si fa un passo avanti concreto anche perché Matera 2019 è alle porte e ci vogliamo scrollare di dosso definitivamente il clichè di aree marginali rispetto ai grandi flussi turistici che sono diretti alla Capitale Europea della Cultura”.
Rendere più efficiente l’intera struttura operativa e più efficace l’azione di rappresentanza dell’ organizzazione degli imprenditori del terziario attraverso un processo di regionalizzazione e semplificazione della struttura organizzativa, ridisegnando le funzioni di rappresentanza, implementando e potenziando i servizi per gli associati sono pertanto gli obiettivi che Confcommercio Imprese Italia Potenza intende perseguire, in attuazione del deliberato della Confederazione nazionale e degli organismi dirigenti provinciali. Il Presidente ha esortato tutti a “rimboccarsi le maniche” per affrontare con l’impegno e la passione di sempre, le sfide del futuro, unnanzittuttoacrescendo le adesioni. Per questa ragione è stata lanciata una campagna di adesioni.
L’assemblea è stata infine l’occasione per guardare indietro e immaginare il futuro, per riflettere sulla storia della piccola e media impresa dei nostri territori e per ripensare alla “mission” che attende i gruppi dirigenti locali, “gelosi” dell’autonomia da istituzioni e politica ed “orgogliosi” dell’appartenenza alla storica confederazione dei titolari di attività di commercio, servizi, turismo.
Sono compiti – ha detto De Mare – che ci vedono impegnati a fare rete con le altre associazioni e confederazioni di categoria rilanciando il ruolo di rappresentanza, tutela, proposta e di progetti perché siamo consapevoli che nella situazione attuale nessuno potrebbe bastare a se stesso. Noi insistiamo: i titolari delle pmi lucane devono rafforzare ogni sforzo per valorizzare al massimo e subito le opportunità che si stanno presentando per indirizzare la regione e il Paese lungo un sentiero di crescita. Siamo inoltre convinti – ha continuato De Mare – che senza il sostegno attivo dell’imprenditoria locale la difesa dell’autonomia regionale e della nostra identità, che è basata sulla specifica ed originale cultura di impresa, solo a livello istituzionale e politico avrà meno possibilità di riuscita. Nello specifico, la regionalizzazione delle Camere di Commercio risponde all’esigenza di rafforzare la rete delle imprese lucane per reggere al meglio le sfide della competizione dei mercati.