Il nuovo progetto Sportello Franchising sviluppato in collaborazione con Confcommercio-Imprese per l’Italia, presentato al Salone specializzato di Milano, punta a far crescere anche in Basilicata il settore che oggi conta 481 punti di vendita e quattro aziende (franchisor) con formula commerciale di affiliazione consolidata. Ad oggi sono 25 gli Sportelli Franchising aperti in tutta Italia (di cui uno a Matera) ed entro la fine dell’anno saranno oltre 40 le unità territoriali di Confcommercio che, dopo aver ricevuto un’intensa attività formativa da parte di Assofranchising, avranno il compito di fornire informazioni sul franchising e coniugare al meglio la domanda dei potenziali nuovi esercenti affiliati. Gli Sportelli Franchising sono dei veri punti informativi e di match-making profondamente radicati sul territorio e capaci di aiutare i potenziali franchisee nel percorso di conoscenza e scelta di affiliazione.
Per Fausto De Mare, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Potenza, si tratta di un settore che nonostante la crisi ha tenuto, un comparto vitale e trainante della nostra economia che esporta il modello italiano di franchising. Sostenere e promuovere il franchising significa contribuire alla diffusione di un idea manageriale e favorire la competitività delle imprese. Mettere i piccoli sistemi in rete significa poter competere in un mercato globale. Il potenziale è ancora enorme come conferma il Rapporto di Assofranchising: Molise, Basilicata e Trentino, messe insieme, contano complessivamente appena 1.500 punti vendita in Franchising, poco più di 5.000 addetti occupati e un giro d’affari di circ. 750 milioni di euro.
Dunque, il franchising cresce benché i dati macroeconomici siano in contrazione. Oltre 50 nuovi franchisor sono stati lanciati nel 2013. Ci sono 5 regole fondamentali da rispettare per lanciare una rete di successo: Analisi di fattibilità di mercato ed economica;Definizione del format commerciale; Definizione concept punto vendita;Piano di sviluppo e selezione franchisee; Apertura punto pilota. L’analisi dev’essere puntuale e obiettiva: il mercato oggi non lascia spazio a errori. Il suo successo si basa sulla rapidità di sviluppo delle reti, sulla capacità di godere di economie di scala precluse al dettaglio tradizionale, sulla facilità di creare un sistema e sull’abilità di ottimizzare l’uso dei capitali e delle risorse.
E’ pertanto – aggiunge De Mare – un’opportunità unica per dare respiro alla libertà di fare impresa, incentivare i consumi, aumentare l’occupazione, sostenere la produzione industriale. La scelta di intraprendere il percorso audace dell’imprenditorialità, tramite la formula del franchising, necessita però di una ponderata valutazione di una serie di variabili quantitative e, in larga parte, qualitative. L’identificazione del settore di attività dovrebbe in primo luogo rispecchiare il bagaglio di interessi, competenze e aspirazioni personali e professionali dell’aspirante affiliato. Non esistono settori più remunerativi di altri in assoluto, altresì esistono dei modelli di business più efficienti ed efficaci di altri e poi è fondamentale la forza della passione e della professionalità.