Anche in Basilicata, dove il fenomeno dell’invecchiamento attivo procede intensamente, diventa strategico puntare sulla silver economy per rilanciare l’economia dei singoli territori. E’ la missione di Confcommercio 50&Più (presidente Domenico Nardozza) e Confcommercio che ricordano che in provincia di Potenza sono poco meno di 3mila i titolari over 70 di impresa in attività con un peso del 12,5% sul totale complessivo, di cui 1.025 sono donne (il 34,3% degli over 70 totale) e che l’estate scorsa la Basilicata a Marina di Pisticci ha ospitato le Olimpiadi di 50&Più quale manifestazione che ha testimoniato proprio l’invecchiamento attivo come grande volontà di svolgere attività fisiche. Un importante segnale a dimostrazione che lo sport va oltre i limiti di età e rappresenta una straordinaria occasione di socializzazione, perchè lo sport è gioia, unione e condivisione a qualsiasi età. In occasione delle Olimpiadi – sottolinea Fausto De Mare, presidente Confcommercio- abbiamo ribadito che per noi la trasmissione di esperienze e saperi alle giovani generazioni è un’opportunità per guardare indietro e immaginare il futuro, per riflettere sulla storia della piccola e media impresa dei nostri territori. Favorire la staffetta generazionale nonni-nipoti commercianti – continua De Mare – è pertanto un obiettivo da perseguire, al pari di estendere e qualificare i servizi di cui hanno bisogno imprenditori pensionati e anziani in generale.
I numeri dell’economia “silver”, quella degli over 65, sono impressionanti: sono 14 milioni, sono cresciuti di oltre mezzo milione dal 2015 a oggi, hanno una ricchezza media più alta del 13,5% di quella degli italiani, i loro consumi vanno a gonfie vele, spendono per musei, mostre, cinema e viaggi, il 17,4% di loro lavora e il 40% addirittura sostiene i figli e le loro famiglie, non vogliono essere chiamati vecchi o anziani, ma “persone mature”. Intorno a loro e per loro c’è un complesso di attività economiche, la cosiddetta Silver Economy, che offre servizi materiali e immateriali, beni e prodotti di consumo o investimento e varie forme di assistenza psicologica, riabilitativa e sanitaria: insomma, tutto ciò di cui i cosiddetti “silver” hanno bisogno. Dal punto di vista turistico, il valore economico del turismo senior è rilevante: secondo dati Censis, nel 2018 i consumi degli over 65 per viaggi e vacanze hanno superato i 4,9 miliardi di euro (con un incremento del 38,9% sul 2014-2018), di cui 2,2 miliardi destinati a vacanze con soggiorni di 2-3 notti e 2,6 miliardi per vacanze di 4 o più notti. Oggi l’over 65 è un turista attento e informato, in grado di vagliare, autonomamente, tra le molteplici proposte, la vacanza più adatta a lui. Presta attenzione al prezzo finale del pacchetto turistico, ma tiene conto anche della sua qualità e della sua sicurezza, verifica se ci sono valori aggiunti e controlla l’affidabilità del tour operator. Naturalmente non tutti gli over 65 si affidano al web. Molti, soprattutto coloro che hanno un’età che va oltre i 70-75 anni, si rivolgono alla propria agenzia turistica di fiducia.
Quello che chiamiamo “silver economy”-e che in 50&Più definiamo “golden age”- dice il prsidente Nardozza – è infatti un tema non solo sociale. E’un tema invece fortemente economico, nel senso che ha una ricaduta sull’economia “reale” e diffusa in ogni angolo del Paese. “La sfida – ha sottolineato il Presidente Carlo Sangalli – è quella di cambiare prospettiva: passare cioè dall’idea di assistenza a quella di offerta, partendo da un ripensamento del sistema dei servizi, dell’offerta turistica e delle infrastrutture. L’opportunità è poi quella di dare vita ad “un patto generazionale” per cui le stesse “nuove generazioni” possono trovare nella silver economy occasioni di crescita, di occupazione, di impresa”.
Feb 08