411 Miliardi totali secondo le stime più ottimistiche; più del doppio secondo quelle probabilmente più reali. Sono le cifre di cui si è discusso a Roma nel corso della Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina, cui si sono iscritte 600 aziende italiane e 150 ucraine.
Della delegazione di imprese di Confapi facevano parte anche due aziende provenienti dalla Valbasento e aderenti a Confapi Matera, MECA T.E. e GRUPPO IULA, che hanno partecipato attivamente il 26 aprile alla Conferenza che comprendeva tavoli tematici, incontri istituzionali con i rappresentanti dei due governi e incontri BtoB tra imprese.
La ricostruzione del martoriato Paese dell’Europa orientale riguarderà numerosi settori: infrastrutture e trasporti, energia e ambiente, agroindustria, salute, digitale e servizi, spazio, siderurgia. Purtroppo, nella corsa al posizionamento, all’Italia è toccata la regione del Donetsk, per la maggior parte oggi in mano russa, mentre francesi e tedeschi hanno ottenuto aree più vantaggiose, almeno nell’immediato.
Puntiamo a lavorare soprattutto nello stadio della fast recovery, cioè subito – hanno dichiarato i rappresentanti di Meca T.E. e Gruppo Iula presenti alla Conferenza di Roma. Abbiamo un know how in grado di farci partecipare al ripristino delle infrastrutture civili ed energetiche, distrutte dai bombardamenti russi. Ma le aziende del Materano dispongono di competenze per essere protagoniste anche negli altri settori e nel medio-lungo periodo, sperando che le grandi imprese non la facciano da padrone.
A margine della Conferenza, negli uffici di Confapi a Roma, il Presidente Cristian Camisa ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Ukrainian Chamber of Commerce and Industry dell’Ucraina, il cui obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e promuovere ulteriormente il commercio e gli scambi economici tra i due Paesi. Grazie al protocollo verrà sostenuto e incoraggiato lo scambio di delegazioni e missioni commerciali e verrà garantita assistenza reciproca anche nell’organizzazione di manifestazioni o fiere per la promozione dei prodotti e dei servizi dei rispettivi Paesi.
Infatti, sono numerose le aziende di Confapi che collaborano e commerciano da tempo con quelle ucraine, mettendo a disposizione tutto il loro know how, in settori strategici e che sono state penalizzate a causa della guerra. L’auspicio è che questo assurdo conflitto termini quanto prima e che l’Ucraina possa rialzarsi e ripartire anche grazie al supporto delle piccole e medie industrie italiane.
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