Si è tenuta in mattinata a Potenza la Conferenza Programmatica dell’Ugl Basilicata, con cui prosegue l’attività di confronto che la Segreteria Confederale ha avviato in tutte le Regioni per calibrare la propria attività a livello nazionale sulla base delle idee e dei suggerimenti che arrivano dai territori, ciascuno con esigenze molto varie. Hanno partecipato all’incontro il segretario confederale Ornella Petillo, il responsabile regionale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, e i segretari territoriali e di categoria del sindacato. Al centro del dibattito dal titolo ‘La Crescita Felice: idee e proposte per l’Italia che riparte’, le principali problematiche dell’economia lucana, messa a dura prova anche dall’alluvione del 7 e 8 ottobre c.a., ma soprattutto proposte concrete per rivendicare un miglioramento delle condizioni per i lavoratori e i pensionati della Regione: semplificazione dell’accesso ai servizi, in particolare quelli dedicati al welfare e alle famiglie; promozione di un’occupazione di qualità oltre che di interventi di sostegno per coloro che hanno perso il posto di lavoro; detassazione di stipendi e pensioni; introduzione del quoziente familiare; leva fiscale per attrarre gli investimenti ed incentivare la rilocalizzazione delle imprese. Ad aprire i lavori il segretario regionale, Tancredi per il quale, “in un momento di sbandamento generalizzato, causato non solo dalla recessione economica ma anche dalla crisi politica e sociale, il sindacato deve ripensare il proprio ruolo, portando all’attenzione del Governo le proposte e le rivendicazioni che vengono dal territorio. Soprattutto in vista della ridefinizione della Legge di Stabilità”. “Questa serie di incontri rappresentano un segnale di attenzione ma anche un messaggio di speranza che la Confederazione vuole portare a chi quotidianamente si occupa nelle realtà locali di problemi, purtroppo sempre più numerosi, e si fa carico della sfiducia crescente dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Trovare un nuovo paradigma per lo sviluppo – sottolinea il segretario Ugl, Giuseppe Giordano intervenuto al dibattito – vuol dire anche far sentire la presenza del sindacato non solo ai lavoratori e agli iscritti, ma a tutti i cittadini e riportare l’attività sindacale fuori dalle sedi dell’Organizzazione, nelle piazze, dove ci si può confrontare direttamente con chi non vede più rappresentate le proprie esigenze, nemmeno dai partiti politici”. Per il segretario confederale dell’Ugl, Ornella Petillo, “l’approccio alle esigenze di ogni singolo territorio è il punto di partenza per un cambiamento reale dell’intero Paese, non solo dal punto di vista economico, ideologico o politico, ma anche sotto l’aspetto culturale e sociale. Il nostro Paese ha bisogno di essere accompagnato verso maggiore innovazione tecnologica, miglioramento dei livelli di welfare e di tutela dell’ambiente. Il sindacato gioca quindi un fondamentale ruolo di mediazione e di collegamento tra la visione parcellizzata delle singole realtà e lo sguardo generale delle strutture nazionali e sovranazionali”. Tanti gli interventi, dal segretario Utl di Matera, Luigi D’Amico e della responsabile al welfare dell’Ugl Basilicata Giuditta Lamorte, che hanno trovato punto comune nell’approvazione in un documento: “solo il superamento di diatribe ideologiche e di parte può portare a reali cambiamenti. Il grido di allarme di un territorio a rischio desertificazione e delocalizzazione deve essere ascoltato e indirizzato a chi di dovere per invertire la rotta seguita negli ultimi anni, che ha significato per la Basilicata un ridimensionamento dell’industria e delle esportazioni, una flessione del settore manifatturiero e livelli di disoccupazione giovanile che hanno sfondato la soglia del 30 per cento. Il Sindacato, lontano dallo sventolio dei vessilli, – concludono dall’Ugl Basilicata – deve mantenersi equidistante dalle parti per focalizzare l’attenzione su ciò che realmente occorre a lavoratori e cittadini”.