Non sarà certamente il “dono natalizio” del sindaco di Potenza De Luca che riguarda la defiscalizzazione delle attività commerciali del centro storico a salvare il Natale dei commercianti potentini. E’ il commento del presidente provinciale di Potenza di Confesercenti Giorgio Lamorgese ai risultati del tradizionale sondaggio di Natale condotto da Confesercenti con SWG sulle opinioni e sulle intenzioni d’acquisto dei consumatori italiani per le prossime festività di Natale.
Sappiamo da sempre – precisa – che se la flessione di vendite a livello nazionale è del 7% rispetto al Natale 2017, da noi sarà almeno qualche punto percentuale in più – tra il 10 e il 12% – perché il clima di incertezza tra i consumatori potentini si manifesta più pesantemente. Il budget previsto, a livello nazionale, per i doni è di 285 euro a persona, che nel capoluogo scenderà a 245 euro a persona, restringendo la platea di beneficiari: quest’anno i nostri concittadini faranno sette regali a testa, uno in meno dello scorso anno. Nella nostra indagine – evidenzia Lamorgese – c’è invece un dato per noi in controtendenza nazionale. Si torna a comprare nei negozi della città: la percentuale di consumatori che comprerà in un’attività commerciale di vicinato passa dal 16 al 19%, prima crescita negli ultimi cinque anni. Una tendenza che nel capoluogo e ancor più nei centri grandi e medi della provincia prevediamo ancora più positiva; per Confesersenti sino a toccare il 25%.
In dettaglio i dati più significativi del sondaggio.
I consumi ed il reddito familiare. Il 17% delle famiglie ha indicato di aver ridotto i consumi durante l’anno. Un segnale purtroppo negativo, ma in linea con la frenata delle vendite che abbiamo registrato nel 2018. La diminuzione, però, sembra dovuta più all’incertezza che ad un peggioramento oggettivo delle condizioni economiche delle famiglie. Che comunque rimangono non brillanti: solo il 41% degli italiani, infatti, ritiene che il proprio reddito familiare permetta di vivere agiatamente (il 2%) o con tranquillità (il 39%). Per il 40% è invece insoddisfacente, e a questi si aggiunge un 14% che segnala difficoltà ad arrivare a fine mese ed un 5% che, invece, non riesce mai ad arrivarci e si sente povero.
La spesa per i regali di Natale. Il 33% degli italiani vorrebbe spendere per Natale meno dello scorso anno, contro un 7% che invece vorrebbe spendere di più. Il risultato è una spesa in leggera contrazione: secondo le intenzioni d’acquisto rilevate dal nostro studio, il budget previsto per i regali di Natale a parenti e amici scende a 285 euro, dai 307 dello scorso anno con un calo del -7,2%.
Diminuisce anche il numero di regali: dagli 8 a persona rilevati per il Natale 2017 si passa a 7. La maggior parte relativa – il 43% degli intervistati – metterà sotto l’albero tra i 5 ed i 10 pacchi. Il 35% ne farà invece meno di cinque, quota in aumento rispetto allo scorso anno (erano il 30%). Di-minuiscono, invece, i generosi: gli italiani che faranno tra dieci e venti regali scendono dal 22 al 16%. Stabile, invece, la truppa di chi non farà regali, al 4% come lo scorso anno.
Dove si acquista. Per la prima volta in cinque anni, è in crescita la percentuale di chi acquista nei negozi, che passa dal 16 al 19%. Una crescita superiore a quella del canale web, che invece passa dal 34 al 36%. Calano, invece, i mercatini/bancarelle – scelti dall’11% degli intervistati contro il 12% dello scorso anno – e le grandi strutture commerciali (da 35 a 32%).
I prodotti più gettonati per fare un regalo sono libri (segnalati dal 41% degli intervistati), capi d’abbigliamento (38%), regali gastronomici (33%), vini (20%), accessori moda, giochi o videogiochi e prodotti tecnologici, tutti e tre al 19%. Più distante nella classifica dei doni più acquistati l’arredamento/cose per la casa (indicati dal 14%), gli elettrodomestici (11%), seguiti da calzature (8%) e viaggi (4%).
Molto diversa, invece, la classifica dei regali che gli italiani vorrebbero trovare sotto il proprio albero. In cima alle preferenze, a grande distanza, ci sono i buoni acquisto, da spendere come e quando si vuole nei negozi di propria scelta e desiderati dal 20% degli intervistati. Seguono i libri (16%), i prodotti tecnologici ed i regali enogastronomici (entrambi al 15%), poi capi d’abbigliamento (13%), profumi o cosmetici (8%), smartbox o simili (5%), arredamento/cose per la casa (4%) e infine gioielli e giochi (entrambi al 2% delle preferenze).
Gli acquisti per la famiglia. Differente anche la classifica degli acquisti che gli italiani faranno a Natale per sé e per la propria famiglia. Quest’anno ci sarà un accento minore su cibo e vino: lo scorso anno erano comprati dall’81%, quest’anno dal 73%, pur rimanendo l’acquisto più gettonato. Seguono i libri (60%), poi abbigliamento (57%), giocattoli (47%), profumi (35%). Aumentano invece gli acquisti di tecnologia, segnalati quest’anno dal 34% contro il 33% del 2017, e che salgono al 37% tra chi ha la tredicesima. Tra i prodotti tecnologici in prima linea c’è lo smartphone, acquisto previsto dal 44% di chi ha dichiarato di voler comprare tecnologia. Seguono Tablet (21%) computer (21%) e console per videogiochi o videogiochi (24%). Aumenta anche la quota di chi regalerà alla propria famiglia (e a sé stesso) un abbonamento ad un servizio digitale di streaming video o audio, tipo Netflix o Spotify, che passa dal 18% dello scorso anno al 2018 di quest’anno.
Dic 09