Confael in una nota denuncia la mancata convocazione da parte della Regione Basilicata per l’incontro in programma martedì 6 agosto 2019 alle ore 9,30 presso l’ente regionale dove è previsto un confronto con i sindaci dei Comuni interessati e i sindacati confederali per la definizione della “Magna Carta o Piano di Sviluppo di Tempa Rossa”. Di seguito la nota integrale.
La Regione Basilicata si sottrae al confronto con i Comitati locali e il sindacato autonomo Confael per la definizione della “Magna Carta o Piano di Sviluppo di Tempa Rossa”.
Rileviamo un sistema scorretto di relazioni con territoriali che costituiscono, “una criticità evidente per l’insieme dei rapporti con i sindacati autonomi e comitati locali”. E’ evidente come ormai sia in atto un tentativo di esclusione della rappresentanza sociale di tali soggetti sociali più vicini ai problema dei cittadini da parte della Regione Basilicata per la definizione della Magna Carta di Tempa Rossa, finalizzato a sottrarsi ai confronti e a sfuggire dalle responsabilità. La stessa Regione Basilicata che dovrebbe svolgere un ruolo istituzionale di raccordo e rappresentanza troppo spesso avalla scelte industriali e sostiene politiche gestionali che cbuuurano gli interessi specifici solo di alcuni soggetti (Total) trascurando l’interesse generale del territorio e dell’ambiente, del lavoro e della salute dei cittadini lucani, che sempre di più si ammalano di tumore. Testimonianza di questo atteggiamento è la mancata risposta alla nostra richiesta di un confronto domani a Potenza al tavolo convocato in Regione con CCGIL-CISL-UIL e Sindaci. In una situazione complicata come quella che il territorio di Tempa Rossa sta attraversando a seguito delle estrazioni selvagge, caratterizzata da difficoltà economiche, ambientali, produttive ed occupazionali, riteniamo gravi queste disattenzioni da parte del Presidente Vito Bardi, e degli assessori Francesco Cupparo e Gianni Rosa, con deleghe alle attività produttive, e all’ambiente, lavoro e sviluppo. Il fatto che ci si sottragga anche ad approfondimenti e analisi importanti alla Magna Carta da noi minuziosamente analizzata e migliorata per la tutela del territorio, testimonia la scarsa qualità di attenzione verso la tenuta complessiva economica e sociale del mondo del lavoro, ambientale, salute e dell’agricoltura che accomuna i cittadini principalmente interessati al sito estrattivo Tempa Rossa. Pensiamo che un territorio come il nostro dovrebbe tornare a qualificare il livello di interlocuzione, soprattutto in situazioni critiche come questa, e non limitarsi ad affrontare il caso con semplici modalità burocratiche. Difatti, dall’Assessorato alle Attività Produttive si decide unilateralmente senza ascoltare le soluzioni e proposte migliorative provenienti dai Comitati locali conoscitori dei problemi del loro territorio. L’Assessorato in questione si sceglie gli interlocutori per aver vita facile. Sceglie le rappresentanze sindacali confederali (CGIL-CISL-UIL) perche’ sono funzionali al sistema mentre i comitati dei cittadini e i sindacati autonomi richiedono piu’ impegno nella gestione ma difficili da controllare e manipolare a proprio piacimento. Per sentirsi meno oggetti e più persone, lavoratori e cittadini nella pienezza dei diritti, il conflitto verrà scelto come via obbligata e risolutiva, riproponendo “I giorni di Sanzano”.